L'ordinanza del ministro della Salute che ha prorogato al 31 dicembre 2008 il termine previsto per continuare ad applicare le misure di protezione e sorveglianza contro l'influenza aviaria e garantire quindi la salvaguardia dello stato sanitario del patrimonio avicolo nazionale e comunitario è una conferma dell'esigenza di perseguire sulla strada dell'etichettatura obbligatoria di tutti gli alimenti per assicurare ai consumatori prodotti sani e sicuri. E' quanto afferma la Coldiretti in merito alla decisione di prorogare di un anno le norme, nate nell'agosto del 2005 a seguito dell'emergenza causata dalla diffusione dell'influenza aviaria dai polli all'uomo e della necessità di risollevare il mercato della carne avicola crollato per la disaffezione dei consumatori preoccupati dalla malattia.  Restano quindi in vigore in aggiunta alle indicazioni obbligatorie previste dalla normativa in materia di etichettatura dei prodotti alimentari, di cui al decreto legislativo 109/92, le disposizioni che prevedono che gli operatori che intervengono nella fase di macellazione e di sezionamento e i soggetti che importano nel territorio italiano animali vivi da macellare, o carni fresche da sezionare o già sezionate da commercializzare, debbano riportare in etichetta le informazioni necessarie a ripercorrere con esattezza la storia dell'animale. Le disposizioni in materia di etichettatura e, in particolare, l'obbligo di indicare l'origine della carne, rivestono un'importanza fondamentale, in quanto, garantendo la completa tracciabilità del prodotto, agevolano il sistema dei controlli e tutelano la salute dei consumatori ed il loro diritto alla corretta informazione, che si sostanzia nella trasparenza delle indicazioni riportate in etichetta. Ciò anche alla luce dei recenti casi di decessi umani in Vietnam, Pakistan ed Egitto a seguito della malattia.