Il risultato della votazione del 6 dicembre scorso, in cui i membri dello Scopaff (Standing Committee on Plant, Animals, Food and Feed section: pesticide legislation) hanno mandato in pensione il clorpirifos e il clorpirifos-metile, due degli ultimi insetticidi fosforganici rimasti sul mercato, in breve ha fatto il giro di tutti gli addetti alla filiera.
La velocità con cui la Commissione Ue ha bruciato le tappe, chiedendo all’Efsa di anticipare in fretta e furia le conclusioni della sua revisione del dossier di rinnovo, evidenziando le preoccupanti criticità tossicologiche che tanto hanno allarmato l’opinione pubblica e le Ong, non ha precedenti. Quello che forse è più difficile da spiegare è la mancata unanimità tra i paesi membri: possibile che Portogallo e Grecia, che si sono opposti, e Bulgaria, Repubblica Ceca, Spagna, Italia, Ungheria, Cipro e Slovacchia che si sono astenuti1, siano rimasti insensibili al grido di allarme della Commissione? Ironia della sorte la risicata maggioranza qualificata (68,34% della popolazione contro un minimo di 65) è stata raggiunta con il voto decisivo del Regno Unito, in procinto di uscire dall’Unione Europea (forse). Ma andiamo con ordine.
 

Cosa è successo il 5-6 dicembre

Nella riunione dello Scopaff tenutasi a Bruxelles i 28 rappresentanti dei paesi membri dovevano decidere sul rinnovo dell’approvazione Ue di tre sostanze attive: clorpirifos, clorpirifos-metile e metalaxyl-M. Per quanto riguarda i due insetticidi la proposta della Commissione di non rinnovare l’approvazione è stata approvata con una maggioranza qualificata con 19 paesi favorevoli, pari al 68,34% della popolazione Ue, due contrari, pari al 4,1% e ben sette astenuti, pari al rimanente 27,56%. Ricordiamo che la maggioranza qualificata si raggiunge col 65% della popolazione.
Il voto sulla proposta della commissione di rinnovare l’approvazione del fungicida metalaxyl-M è stato invece posticipato e la decisione sarà presa il prossimo anno.
 

Cosa succede adesso?

La proposta votata prevede tempi strettissimi per la revoca dei formulati e lo smaltimento delle scorte: non appena verrà pubblicato il regolamento ve ne daremo conto in un “Avviso ai naviganti”.

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi
1Secondo il sito “Investigative Reporting Denmark"