L'ennesimo alieno è fra noi. Daniela Lupi, entomologa dell'Università di Agraria di Milano, definisce infatti il Punteruolo acquatico del riso come uno dei tanti "inflitrati" in Italia. Proveniente anch'esso dall'estero, il Lissorhoptrus oryzophilus Kushel è un coleottero curculionide che ormai si è perfettamente adattato all'ambiente acquatico delle risaie italiane.
Le uova vengono deposte sott'acqua e per questo qualche vantaggio contro questo fitofago lo si ottiene seminando il riso in asciutta. Non che siano vantaggi di lunga durata, perché questi insetti possono migrare dai bordi delle camere non appena queste vengano allagate. Per lo meno, con la semina in asciutta si permette al riso di sviluppare un apparato radicale più robusto e meno sensibile alle infestazioni.
Le larve vivono infatti a spese delle radici sommerse, mentre l'adulto si limita a scarificare le lamine fogliari con andamento parallelo alle nervature. Necessitando comunque di aria, le larve sfruttano il parenchima aerifero per poter respirare.
Le femmine sono partenogenetiche, quindi non hanno bisogno di maschi per riprodursi. Basta quindi che in una risaia giunga anche un solo esemplare e nel giro di pochi anni la popolazione può raggiungere livelli di guardia.
Rinvenuto per la prima volta nel parco del Ticino il Punteruolo si è espanso progressivamente. Dal 2004 al 2009 la sua presenza si è allargata con un tasso di 9,22 km/anno.
La scarsità di nemici naturali ne ha favorito la marcia, come pure la scarsa tradizione insetticida risicola si è mostrata un punto debole nei confronti della sua espansione. Afidi, cimici e qualche lepidottero sono infatti abbastanza rari su riso e quindi non giustificano trattamenti.
Molte sono le piante ospiti che permettono al Punteruolo di completare il proprio ciclo: ciperacee e poacee, come pure altre pianti semi-acquatiche, ma anche Echinocloa e Leersia sono ottime alternative al riso.
Nel riso le infestazioni di Punteruolo possono compromettere lo sviluppo radicale creando fallanze anche gravi, come pure indebolendo le piante, le quali possono quindi patire in seguito anche per il vento o per le correnti d'acqua.
L'insetto compie una sola generazione all'anno, ma per fare danni è decisamente sufficiente. Gli adulti appare di scarsa utilità trattarli, specie a fine estate. Gli individui che faranno danni sono infatti quelli che sfarfalleranno la primavera successiva, verso marzo-aprile, deponendo le uova sulle radici.
L'adulto sverna nel terreno e alla sua ripresa il riso spesso non è ancora presente. Quindi l'insetto deve attaccare dapprima le specie spontanee che crescono intorno alle camere, in modo da poter assimilare il giusto nutrimento per sviluppare gli ovari. L'ovideposizione avviene di norma fra maggio e giugno. Appena la camera viene allagata l'insetto entra in risaia e inizia a ovideporre. Più l'epoca di semina è anticipata, tanto più il riso sarà esposto all'insetto.
Anche la varietà conta in termini di suscettibilità all'insetto: Baldo, per esempio, è più suscettibile di Volano, il quale a sua volta è più suscettibile di Creso e ancor più di un Balilla, il quale appare fra i meno suscettibili.
Contro il Punteruolo possono dare alcuni vantaggi le tecniche agronomiche, come la semina in asciutta, oppure prevedendo un'asciutta forzata in giugno per disidratare le larve.
In corrispondenza del diserbo si può applicare anche un insetticida per abbattere gli adulti deponenti. Ma come visto ciò dà risultati spesso parziali.
 
La concia dei semi: nuova opportunità di difesa
 
La pratica della concia del seme è da tempo consolidata nel riso per sostanze attive ad azione fungicida. Nella stagione 2013 potrebbero essere disponibili anche sementi conciate con un insetticida specifico per il Punteruolo: il rynaxypyr, sostanza attiva già nota grazie ai suoi formulati Coragen e Altacor. Il primo è specifico per vite e colture frutticole, il secondo per le coture orticole.
DuPont ha ora messo a punto una formulazione adatta alla concia, Rynaxypyr 625 FS, e ha avviato una procedura per ottenere l'autorizzazione in deroga per un periodo di 120 giorni, ovvero fra l'1 febbraio e il 31 maggio. Ai primi di gennaio potrebbe quindi giungere l'autorizzazione in deroga, alla quale seguirebbe poi la registrazione definitiva.
Nell'etichetta proposta da DuPont il prodotto può essere utilizzato a due differenti dosaggi, 80 e 100 grammi per quintale di eme. Questo fondamentalmente perché le dosi di semente per ettaro possono variare di molto. La dose più alta è comunque da preferire in caso di infestazioni elevate.
Dalle prove effettuate da DuPont, Rynaxypyr 625 FS avrebbe mostrato risultati molto soddisfacenti. In diverse prove di produzione le tesi conciate avrebbero fornito una media di 8,126 tonnellate per ettaro, contro le 7,8 degli appezzamenti trattati con piretroidi e le sole 7,07 tonnellate/ha del non trattato. Tradotto in percentuale, rispetto al non trattato Rynaxypyr 625 FS avrebbe permesso un sonoro +15% di produzione e un +13% rispetto al trattamento con piretroide.
Inaspettatamente, sarebbe risultata interessante anche l'efficacia su afidi. Se ciò fosse verificato nelle sperimentazioni a venire, la concia con Rynaxypyr 625 FS consentirebbe di controllare anche questi parassiti.
Anche il pregermogliamento con "ammollamento" è stato valutato: la bassa solubilità in acqua del prodotto fa si che esso non si sciolga nell'acqua di ammollamento. Anzi, l'acqua di ammollamento ne migliorerebbe la ridistribuzione nel seme.
Nessuna interazione negativa è stata peraltro osservata con diserbanti o fungicidi.
Anche dal punto di vista dei residui questa pratica parrebbe conforme alle aspettative, dal momento che ha sempre mostrato nelle sperimentazioni valori al di sotto degli 0,4 ppm, ovvero i residui armonizzati europei.  
L'ottimo profilo ecotossicologico di rynaxypyr metterebbe peraltro al riparo pronubi e insetti utili, come pure gli altri organismi che vivono in ambiente acquatico, come per esempio le rane e altri anfibi.
La parola passa quindi agli uffici pubblici competenti, i quali dovranno sancire o meno la sua utilizzabilità già nel 2013.