"In forte apprensione sono in questo momento i produttori di cocomeri e meloni, con la produzione che viene lasciata in campo perché il costo di raccolta è superiore al prezzo di realizzo ed inoltre quelli di pesche e nettarine - afferma il presidente di Confagricoltura Ferrara, Nicola Gherardi - perché il gran caldo che abbiamo registrato nella seconda metà di giugno sta determinando un anticipo di produzione che determinerà per tutta la prima metà di luglio la sovrapposizione del nostro prodotto con i picchi di produzione in Spagna".

Tale situazione, assieme ad un avvio di stagione poco esaltante in termini di prezzo, cui si aggiunge un calo stimato attorno al 10% della domanda interna, genererà probabilmente tensione sui mercati.

Confagricoltura Ferrara condivide la posizione assunta dalla Regione nei confronti del ministro Romano affinché si proceda con urgenza alla chiusura dell'accordo interprofessionale delle pesche e nettarine attualmente fermo per il mancato accordo tra le parti e contemporaneamente si intervenga in sede comunitaria perché si acconsenta al superamento della soglia del 5% come limite massimo di ritiro del prodotto, per portarlo possibilmente al 10%.

"Vi è poi un documento elaborato dal Centro servizi ortofrutticoli di Ferrara - conclude Nicola Gherardi - recante proposte operative da realizzarsi con tempestività volte a scongiurare che la campagna 2011 si trasformi in una delle peggiori degli ultimi anni che attende la ratifica della regione Emilia Romagna e la definitiva approvazione e sottoscrizione di tutti i rappresentanti della produzione".