Lo sviluppo di tecniche di agricoltura ecosostenibile permette ormai agli agricoltori di coltivare e aumentare le rese produttive, nonostante si debba calcolare una sostanziale riduzione degli input chimici.

Le tecniche di produzione integrata sono ormai divenute di comune impiego per quanto riguarda l’uso di insetticidi e fungicidi, mentre si è reso disponibile un numero minore di alternative nel settore del contenimento delle malerbe.

In questo ultimo caso, però, anche una semplice razionalizzazione dei dosaggi e delle operazioni colturali può tradursi in una cospicua riduzione dell’impatto ambientale; perciò diviene fondamentale impiegare al meglio i mezzi attualmente disponibili, così da evitare di trasformare la distribuzione di una molecola di sintesi in una fonte di inquinamento ambientale.
Per tale motivo, a livello comunitario sono state diramate delle direttive che prevedono delle misure di mitigazione ambientale, che verranno poi delineate e tradotte in pratica da ogni singolo Paese europeo.

Nel caso degli erbicidi, sono state progettate alcune misure per la protezione delle acque di superficie, tra cui soprattutto la creazione di fasce di rispetto (le cosiddette 'buffer zones' ovvero aree con siepi o inerbite), piattaforme specifiche in azienda nelle quali lavare le macchine irroranti, l’uso di ugelli antideriva e limitazioni nella distribuzione dei prodotti in caso di vento.

In altri Paesi europei, come la Francia, da anni una delle misure che è entrata in vigore è l’utilizzo di coadiuvanti per erbicidi ad attività antideriva; ciò permette di unire un miglioramento dell’efficacia distributiva delle molecole erbicide con una sostanziale riduzione della deriva (variabile dal 30 al 50% a secondo del formulato di agrofarmaco impiegato).

Intrachem Bio Italia, l’azienda leader nel settore dei mezzi tecnici ecosostenibili, ha recentemente registrato in Italia i primi due coadiuvanti per erbicidi con attività antideriva: Gondor e Zarado.
Si tratta di una assoluta novità per l'Italia.

Gondor è un coadiuvante a base di Lecitina di soia e oli vegetali che garantisce una molteplicità di funzioni (oltre alla già citata azione antideriva).
Il prodotto infatti migliora la penetrazione dell’erbicida nella malerba, rendendola più rapida (ed evitando così rischi di dilavamento da pioggia), incrementa la ritenzione e la bagnatura della superficie fogliare e favorisce la compatibilità nelle miscele estemporanee tra due formulati.
In pratica Gondor svolge una serie di attività che esaltano la capacità dell’erbicida e che permette di ridurre sostanzialmente il volume di bagnatura al di sotto di 200 lt/ha.
In questo modo si possono ottenere grandi risparmi nei tempi di applicazione.
Gondor trova il suo principale campo di applicazione nei diserbi sottochioma di fruttiferi e vite (dove la precisione è fondamentale e la deriva può creare fitotossicità), nelle aziende con ampie superfici su cereali e in qualsiasi miscela con Glifosate.

 

Zarado è un coadiuvante a base di olio metilato di colza e estratti vegetali che, oltre all’attività antideriva, aumenta significativamente la penetrazione della molecola erbicida (con tempi di assorbimento molto veloci, riducendo il potenziale dilavamento); agisce inoltre anche da bagnante. Zarado viene consigliato soprattutto su cereali (grano, orzo, mais) e soia, quando si utilizzano volumi normali di bagnatura(300 lt/ha) e si vogliono evitare rischi di fitotossicità dovuti alla deriva sulle colture limitrofe (come nel caso della vite).
Può essere usato anche in miscela con Glifosate o altri erbicidi non selettivi.

In conclusione Gondor e Zarado rappresentano un autentica novità nel settore fitoiatrico nel nostro paese e possono diventare un utile strumento per migliorare l’efficacia degli erbicidi, razionalizzarne l’impiego e rispondere, a costi accettabili, alle moderne esigenze e alle nuove regole di un’agricoltura realmente ecosostenibile.

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