Perde ettari il granoturco, mentre aumentano sensibilmente le superfici investite a semi oleosi nel 2009. E' quanto emerge dalle stime Ismea sulle semine primaverili in Italia, realizzate in collaborazione con l'Unione seminativi.
 
Per il mais l'Istituto prevede complessivamente una superficie di 905.000 ettari circa, in calo del 9% rispetto al 2008. Al contrario crescono nelle campagne italiane le aree destinate alle oleaginose. L'Ismea, al riguardo, stima più di 204.000 ettari seminati a soia e 143.000 abbondanti a girasole; superfici in crescita rispettivamente dell'89 e del 25% su base annua.
 
I nuovi orientamenti degli agricoltori sono stati influenzati, nel caso del mais, dalla dinamica dei prezzi, complessivamente deludente, e dall'andamento climatico sfavorevole, caratterizzato da piogge intense e persistenti durante il periodo delle semine. La soia ha invece beneficiato degli aumenti dei prezzi sul mercato internazionale, determinati dalla riduzione dei raccolti in Sudamerica, mentre i maggiori investimenti a girasole hanno compensato, in parte, il calo delle superfici a grano duro registrato quest'inverno.
 
Le indicazioni relative alla flessione del mais e all'incremento di soia e girasole - conclude la nota Ismea - appaiono sostanzialmente in linea con i risultati dell'indagine Istat relativa alle intenzioni di semina delle principali colture erbacee.