Nel comitato scientifico di Wheat initiative sono presenti per l’Italia Luigi Cattivelli, direttore del Crea Genomica e Roberto Tuberosa, Università di Bologna, che coordinano, inoltre, l’Expert working group (Ewg) sul frumento duro, cui aderiscono oltre 80 ricercatori di 25 Paesi. Nello specifico l’Ewg ha lo scopo di coordinare a livello la ricerca internazionale dedicata al miglioramento genetico del frumento duro, coinvolgendo sia i paesi più avanzati che quelli in via di sviluppo.
“Una maggiore produttività – afferma Luigi Cattivelli, Crea, uno dei più noti studiosi italiani in materia - si può ottenere attraverso la selezione di nuove varietà più resistenti alle malattie e agli stress ambientali, da coltivare utilizzando pratiche agronomiche sostenibili, senza dimenticare gli aspetti qualitativi. Le conoscenze genomiche avanzate, lo sfruttamento della biodiversità esistente e una intensa collaborazione internazionale sono alla base di tutti gli sforzi coordinati da Wheat Initiative”.
Si tratta di una partita fondamentale, quindi, per incrementare la produzione di grano e assicurare un futuro alimentare al pianeta, in cui il più importante ente italiano di ricerca agroalimentare gioca un ruolo di primo piano. “Il Crea – afferma Alessandra Gentile, commissario delegato Crea - è uno dei protagonisti della ricerca sul frumento in Italia e nel mondo: ha partecipato al sequenziamento del genoma del frumento tenero ed ora è impegnato in quello del frumento duro. Abbiamo una vasta collezione di germoplasma e sono in corso ricerche per la caratterizzazione dei frumenti selvatici, delle popolazioni antiche e delle varietà moderne, per l'identificazione dei geni di resistenza alle malattie e per la selezione di nuove varietà più produttive e di alto livello qualitativo”.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Crea - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria