Un bel sole ha accompagnato gli ultimi mesi e anche i quattro giorni di Agrilevante 2023, ma non è bastato a "scaldare" il mercato italiano delle macchine agricole. I dati sull'andamento delle vendite da gennaio ad agosto 2023 - resi noti da FederUnacoma alla vigilia della Rassegna - confermano le flessioni di trattori e rimorchi già osservate nel primo semestre dell'anno.

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Se la domanda italiana resta fredda, ben più "calda" è quella degli altri paesi dell'Europa meridionale e delle aree balcanica, nord africana e mediorientale. Il trend positivo registrato in tali zone sostiene anche le esportazioni italiane.

 

Trattori e rimorchi ancora giù

Nei primi otto mesi del 2023 le immatricolazioni di trattrici e rimorchi in Italia segnano, rispettivamente, un -10% e un -7,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, mentre vanno decisamente meglio le mietitrebbie (+28,5%), le trattrici con pianale di carico (+25%) e i sollevatori telescopici (+11,6%). La flessione registrata dai trattori a livello nazionale è più consistente rispetto al calo medio europeo, pari a un -3% secondo i dati del Cema.

 

"Sull'andamento del mercato italiano pesano l'incertezza economica, l'aumento dei prezzi dei mezzi agricoli, l'incremento dei tassi d'interesse deciso dalla banca centrale europea, nonché la riduzione degli incentivi pubblici per l'acquisto di nuovi macchinari agricoli che sono stati un fattore trainante negli ultimi anni" afferma la nuova presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio in conferenza stampa alla Fiera di Bari.

 

Se fino a poco tempo fa gli agricoltori avevano a disposizione contemporaneamente Psr, credito d'imposta 4.0, bando Isi dell'Inail e Legge Sabatini per i beni strumentali, oggi sono più frenati negli acquisti a causa dei ritardi nell'erogazione dei fondi Pnrr e del Fondo Innovazione Ismea varato dal Governo.

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Puglia, in attesa del Pnrr

Da gennaio ad agosto 2023 le vendite di trattrici calano in diverse regioni italiane, tra cui la Puglia che registra un -19% con 986 unità immatricolate (di cui 309 nella provincia di Foggia e 252 in quella di Bari) contro le 1.219 dello stesso periodo 2022.

 

Per FederUnacoma, la domanda nella Regione potrebbe ripartire con l'arrivo dei cospicui fondi Pnrr ad essa assegnati: più di 47 milioni di euro sul totale dei 400 milioni destinati alla meccanizzazione agricola. Si tratta della quota più consistente tra le regioni italiane.

 

"Il rinnovamento del parco macchine pugliese non deve rallentare - aggiunge Mariateresa Maschio. L'attuale parco trattrici pari a 138.900 unità, cioè il 7% del totale nazionale, è composto in larga misura da macchinari obsoleti e inadeguati per l'agricoltura moderna che vanno sostituiti con mezzi di nuova generazione".

 

Mezzi agricoli: crescita sulle altre sponde del Mediterraneo

Notizie migliori arrivano dall'intera area mediterranea, dove il mercato procede a gonfie vele e promette un forte sviluppo in futuro. Negli ultimi anni le vendite di trattrici in Spagna, Francia e Grecia - ma anche in Italia - hanno mantenuto livelli elevati e le macchine vendute in Sud Europa sono ormai pari alla metà dell'intero mercato continentale: stiamo parlando di 91mila unità registrate nel 2021 su 176mila complessive e 84mila nel 2022 su 165mila complessive.

 

Nel primo semestre 2023 le vendite di trattori crescono anche in diversi paesi balcanici rispetto allo stesso periodo del 2022. La Bosnia Erzegovina riporta un +59% con oltre 700 trattrici immatricolate e la Croazia registra un +29% con più di 600 unità, mentre in Serbia e Montenegro l'incremento supera il 9% con un totale di 1.250 unità.

 

"Il mercato dei mezzi agricoli è destinato a crescere in modo omogeneo in tutto il Mediterraneo, poiché l'Unione europea punta su un'agricoltura sempre più avanzata che necessita di una radicale sostituzione del parco macchine e le aree balcanica e danubiana mirano a raggiungere gli stessi standard dei principali paesi Ue" specifica Mariateresa Maschio.

 

Crescita dell'import in Nord Africa

Un vento favorevole soffia anche sui paesi nord africani e mediorientali, dove la quasi totalità della domanda interna di trattrici è coperta dalle importazioni. Considerando gli anni 2021 e 2022, il Marocco ha riportato una crescita dell'import pari, rispettivamente, al 26% e al 24%, mentre la Tunisia ha registrato un aumento degli acquisti di mezzi esteri del 39% e del 30%. In crescita anche le importazioni 2022 di Egitto (+24%), Iraq (+78%) e Israele (+12,4%).

 

Secondo Mariateresa Maschio, "in Nord Africa prevediamo un aumento consistente delle importazioni di macchine anche nei prossimi anni: le proiezioni ExportPlanning indicano per il Marocco, l'Algeria e la Tunisia incrementi intorno al 5% annuo dal 2023 al 2026".

 

In un contesto così vivace Agrilevante ha un ruolo strategico perché offre tecnologie innovative, adatte ai differenti modelli di agricoltura del Mediterraneo e capaci di rispondere alle sfide di questo secolo: l'aumento demografico, la crisi climatica e la massiccia urbanizzazione che rende manodopera e terreni coltivabili sempre più scarsi.

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