Ieri, 22 luglio 2024, alla Borsa Merci di Milano il Pecorino Romano Dop con almeno cinque mesi di stagionatura, alle condizioni franco caseificio o magazzino di stagionatura, merce nuda, Iva inclusa, è stato quotato a 12,05 euro al chilogrammo sui minimi ed a 12,25 euro sui massimi, invariato sin dalla seduta dell'8 luglio scorso, quando invece si era verificata l'ultima variazione: una diminuzione di 0,10 euro al chilogrammo sulla precedente seduta del 1° luglio 2024 (-0,8%).
Un taglio che riporta i prezzi al periodo 15 gennaio-8 aprile 2024, quando il formaggio tutelato, a seguito del ribasso dell'1,4% intervenuto a metà gennaio, si era portato proprio su quei prezzi, aumentati dello 0,8% solo il 15 aprile, quando erano risaliti nella forchetta 12,15-12,35 euro al chilogrammo.
Dall'inizio dell'annata lattiero casearia 2023-2024 - che ha preso il via il primo ottobre 2023 - il Pecorino Romano da cinque mesi di stagionatura è passato da una valutazione di 12,85-13,15 euro al chilo a quella attuale di 12,05-12,25 euro al chilogrammo, così da perdere 0,80 euro al chilo sui minimi e 0,90 euro sui massimi, perdite che, nei fatti, sul fronte dei prezzi, rappresentano il bilancio di fine campagna per il Pecorino Romano.
Attualmente, diversamente da quanto registrato nei primi mesi di campagna lattiero casearia, la produzione di Pecorino Romano Dop è in ulteriore aumento rispetto alla già buona campagna 2022-2023.
Infatti, secondo i dati dell'organismo di controllo Ifcq Certificazioni, citati dal Clal, dal 1° ottobre 2023 al 31 maggio 2024 la produzione di Pecorino Romano è già attestata a 32.613 tonnellate, l'8% in più rispetto alla produzione dello stesso periodo della campagna lattiero casearia 2022-2023. Il dato è sicuramente indotto da una maggiore propensione a trasformare la materia prima nel prodotto tutelato, stante una diminuzione della produzione lattiera registrata almeno fino a tutto aprile 2024 e legata all'andamento siccitoso della campagna lattiera in corso.
Nondimeno, si osserva una totale stabilità dei prezzi del latte ovino in tutta l'area Dop almeno da aprile in poi.
Pecorino Romano, prezzi stabili dal 1° luglio 2024
Ieri, 22 maggio 2024, in Borsa Merci a Milano il Pecorino Romano Dop con almeno cinque mesi di stagionatura è risultato stabile sulla precedente seduta del 15 luglio scorso, confermando i 12,05 euro al chilo sui minimi e 12,25 euro sui massimi, alle condizioni di franco caseificio o magazzino di stagionatura, merce nuda, Iva esclusa; sono valori che, se confermati anche nella prossima seduta, potranno considerarsi come prezzi di fine campagna.
E i valori confermati ieri in Borsa Merci a Milano sono - a ben vedere - gli stessi prezzi stabiliti a partire dalla seduta dell'8 luglio 2024, data dell'ultima variazione, un ribasso. Infatti, tali prezzi risultano diminuiti di 0,10 euro al chilo sulla seduta del 1° luglio 2024, che con una forchetta di 12,15-12,35 euro al chilo si sovrapponeva all'ultima rilevata da AgroNotizie® il 13 maggio scorso, data a partire dalla quale il formaggio tutelato era rimasto stabile fino al 1° luglio 2024.
Secondo il Clal, il prezzo medio mensile del Pecorino Romano a luglio 2024 è diminuito dello 0,61% sul mese precedente ed è parimenti in decrescita dell'11,07% rispetto a luglio 2023. Intanto, il prezzo medio su base annua (gennaio-luglio 2024) è attestato a 12,21 euro al chilogrammo e confrontato ai valori medi annui di gennaio-luglio 2023 risulta in calo del 12,39%.
Latte ovino, prezzi stabili in Sardegna
Secondo il monitoraggio di AgroNotizie® di ieri su dati Ismea, il valore medio di cessione del latte ovino all'ovile in Sardegna si attesta - nella seconda settimana del mese di luglio 2024 - a 128,75 euro ad ettolitro, Iva inclusa e franco azienda, stabile sullo stesso valore rilevato da AgroNotizie® nella prima settimana del mese di maggio 2024 e che riprendeva l'ultimo valore medio del mese di aprile, a seguito dell'ultima fase di assestamento del prezzo, che nel marzo era invece calato di 1,56 euro ad ettolitro rispetto a gennaio 2024 (-1,17%).
A questo punto, il rilevante incremento del prezzo medio del latte ovino sardo avutosi tra novembre 2023 e gennaio 2024, pari al 10%, si conferma come ulteriormente assottigliato. Infatti, tra i 121,75 euro all'ettolitro di prezzo medio di novembre 2023 e il corrispondente valore di inizio maggio 2024 - rimasto poi costante fino alla seconda settimana di luglio - l'incremento è di 7 euro ad ettolitro (+5,75%).
Gli ultimi prezzi medi su base settimanale in Sardegna si sono attestati - nella prima e seconda settimana di luglio - a 127,50 euro ad ettolitro nel Nord della Regione, stabile fin dalle prime tre settimane di aprile. Mentre nella Sardegna del Sud il prezzo medio del latte ovino è attestato a 130 euro all'ettolitro fin dalla terza settimana di marzo 2024 e così fino alla seconda settimana di luglio.
Nondimeno, il calo dei prezzi intervenuto in marzo in Sardegna fa sì che i prezzi medi mensili del mese siano più elevati rispetto a quelli successivi e - pertanto - tali seguenti rilevazioni di maggio e luglio, avvenute su valori inferiori, danno come riscontro un calo di valore del 3,51%.
Si osserva anche che da ottobre 2023 ad aprile 2024, secondo quanto riportato dal Clal sulla base dei dati dell'ente di certificazione, la produzione di latte consegnata ai caseifici dell'area Dop del Pecorino Romano - 2.004.981 ettolitri - è diminuita del 9,1% rispetto alla trascorsa annata lattiero casearia 2022-2023.
(Fonte: elaborazioni AgroNotizie® su dati Ismea)
Come si può ben osservare nella tabella sovrastante, nella restante area Dop tra marzo e luglio si afferma una stabilità dei prezzi in Lazio e Toscana.