Il grano duro pastificabile sul mercato internazionale vede i prezzi Fob del Cwad di prima qualità ancora contrassegnati da pesanti ribassi al Lawrence Market di Toronto, mentre si registra nei porti dei grandi laghi, dove pervengono i carichi di frumento dalla provincia canadese del Saskatchewan, un prezzo Fob che aumenta, ma solo di altri 3,41 dollari canadesi alla tonnellata. Questo accade perché - anche nell'ultima settimana - la diminuzione del valore dei prezzi all'ingrosso sulla piazza di Rosetown è stata più che neutralizzata da un maggior rialzo degli export basis, che esprimono i costi di trasporto dalle aree produttive ai porti.

 

Stabile invece il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dai porti dei grandi laghi e proveniente dalle aree produttive degli Usa, mentre l'Indice sui Future del Durum alla Borsa di Chicago diminuisce nuovamente perdendo però solo lo 0,55% in una settimana.


Sul piano valutario, la settimana intercorsa dall'ultimo monitoraggio di AgroNotizie® è stata caratterizzata dal rafforzamento del dollaro Usa e della stabilità sostanziale del dollaro canadese sull'euro; la prima circostanza aggrava il bilancio in euro dei cali e lima l'aumento del prezzo Fob canadese del Cwad dai porti dei grandi laghi se espresso in euro.

 

Intanto, in Italia i prezzi del grano duro fino nazionale nelle borse merci - peraltro di eccellente qualità - continuano a calare, ma a macchia di leopardo: restano stabili piazze del calibro di Bari, Milano e Bologna, dove non perdono neppure i grani duri canadesi e spagnoli ed esteri comunitari e non comunitari. Mentre Foggia e Roma ieri perdono 5 euro alla tonnellata e Napoli che ieri l'altro limita le perdite a 2 euro sui minimi e 3 euro sui massimi. Storia a sé fa invece Altamura: dove il fino nazionale perde 5 euro, ma resta stabile il canadese di prima qualità.

 

Continuano a pesare sui prezzi italiani gli effetti dell'ultima asta da 50mila tonnellate della Tunisia, che ha acquistato il prodotto intorno ai 330 dollari Usa alla tonnellata, prezzo Cif, praticamente meno di 302 euro alla tonnellata al cambio di ieri. Mentre gli ultimi presunti prezzi della Turchia, stabiliti fuori asta - secondo quanto riportato due settimana fa dagli analisti della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan - sembrano pilotare i prezzi delle borse merci della penisola verso valori convergenti con quelle quotazioni, che sarebbero state formulate in una forchetta di 314-323 euro alla tonnellata al cambio dollaro Usa/euro del 10 luglio 2024.


I prezzi all'origine in Italia, monitorati da AgroNotizie® sulla base delle più recenti rilevazioni di Ismea, tornano in larga prevalenza stabili (10 piazze su 14 monitorate) dopo il crollo della scorsa settimana, seguita a ben 11 settimane di prevalente stabilità.

 

Noli: il Baltic Dry cala, ma le previsioni sono positive

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri - 24 luglio 2024 - è sceso dello 0,3% a un nuovo minimo di sei settimane di 1.864 punti, calando significativamente di 26 punti rispetto ai 1.890 punti messi a segno il 17 luglio scorso (-1,37%), quando l'indice, aveva perso altri 49 punti rispetto ai 1.939 del 10 luglio, perdendo altro terreno (-2,53%) sul 3 luglio, quando era ancora attestato a 2.064 punti.

 

Dal 15 maggio scorso, quando stazionava a 1.889 punti, l'indice ieri risulta nuovamente in calo di 25 punti: la volatilità del Baltic a questo punto non pare sia stata messa a freno, anche perché dai 2.419 punti del 18 marzo 2024 - valore massimo degli ultimi mesi - l'indice registra comunque ieri ancora un arretramento di ben 555 punti (-22,94%). L'indice - al 24 luglio 2024 - su base annuale guadagna ora il 92,76% contro il 76,14% registrato una settimana fa.


Si conferma invece il grande recupero dell'Indice Panamax, che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate: ieri è aumentato del 2,1%, portandosi ad un massimo mensile di 1.765 punti, crescendo sul 17 luglio scorso - quando era attestato a 1.713 punti - di altri 52 punti. Una situazione sensibilmente migliorata rispetto al 3 luglio, quando quotava 1.607 punti, cifra sulla quale ora risulta cresciuto di 158 punti (+9,83%).

 

Inoltre, con riguardo all'indice principale, "Baltic Dry è sceso di 230 punti o del 10,98% dall'inizio del 2024, secondo le negoziazioni su un contratto per differenza (Cfd) che traccia il mercato di riferimento per questa commodity" afferma una nota di Trading Economics diramata ieri, 24 luglio 2024. Ma la stessa fonte afferma che il mercato è destinato a crescere ancora a breve, tanto che "si prevede che Baltic Exchange Dry Index verrà scambiato a 2.150,86 punti entro la fine di questo trimestre, secondo i modelli macro globali di Trading Economics e le aspettative degli analisti. Guardando al futuro, stimiamo che verrà scambiato a 2.484,19 tra 12 mesi". Numeri sovrapponibili a quelli delle scorse settimane e che rafforzano un'aspettativa rialzista del mercato su questo indice sia nel medio che nel lungo periodo.

 

Chicago, Future Durum Wheat Index -0,55%

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 23 luglio 2024 segnala un ulteriore calo a 632,50 punti (poco più di 6,32 dollari Usa per bushel), diminuito di 3,47 punti sul 16 luglio scorso (-0,55%), quando in decremento si era attestato a 635,97 punti (poco meno di 6,36 dollari Usa per bushel). In pratica, dal 28 maggio, quando era attestato a 766,00 punti, questo indice ha perso in otto settimane ben 133,50 punti (-17,43%), oltre un dollaro e 33 centesimi a bushel, scendendo al di sotto dei livelli di fine gennaio 2021.


Tale crollo complessivo recente non fa che confermare ulteriormente la spirale ribassista avviata lo scorso anno e seguita alle quotazioni del 9 agosto 2023, quando l'indice era attestato a 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel), e che ancora il 19 dicembre 2023 si attestava a 904,50 punti (9,04 dollari per bushel), valore rispetto al quale il prezzo attuale è in perdita di 272 punti (-30,07%).
 
Inoltre, la quotazione del 23 luglio, al cambio di ieri, 24 luglio 2024, è pari a 213,82 euro, in lieve recupero di 0,21 euro alla tonnellata rispetto alla quotazione del 16 luglio valorizzata al cambio del 17 luglio 2024 e pari a 213,61 euro alla tonnellata. Tale differenza positiva è generata essenzialmente dalla rivalutazione del dollaro Usa contro euro, che è passato da 0,91 euro per un dollaro della scorsa settimana a oltre 0,92 euro per un dollaro, un recupero che ha ampiamente neutralizzato il calo dell'indice di pochi punti base.

 

Prezzi Fob contrastati in Canada

Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 22 luglio 2024 il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi è di 446,74 dollari canadesi alla tonnellata, in lieve ripresa di 3,41 dollari canadesi rispetto ai 443,33 dollari del 15 luglio, quando si era verificato un altro piccolo aumento di 0,60 sul prezzo dell'8 luglio 2024, pari a 442,73 dollari canadesi alla tonnellata. Si conferma così l'arresto della caduta del prezzo Fob del Cwad di metà mese di luglio 2024, valore che, a partire dal 10 giugno 2024, quando era attestato a 530,18 dollari canadesi alla tonnellata, è complessivamente crollato di ben 83,44 dollari canadesi (-15,74%).

 

La quotazione del 22 luglio, valorizzata in eurovaluta al cambio del 24 luglio è pari a 298,47 euro alla tonnellata, in aumento di 1,95 euro rispetto alla quotazione del 15 luglio valorizzata al cambio del 17 luglio e pari a 296,52 euro alla tonnellata. Tale aumento in euro del prezzo Fob del Cwad - stante la sostanziale stabilità del cambio introno agli 0,67 dollari canadesi per un euro tra le due date considerate - è essenzialmente frutto dell'incremento delle quotazioni in dollari canadesi riflesse in euro.

 

Resta il fatto che solo dal 10 giugno, quando il prezzo Fob, valorizzato in eurovaluta al 12 giugno si attestava sui 357,53 euro alla tonnellata, il valore in euro del prezzo Fob del Cwad dalla regione dei grandi laghi americani è calato di ben 59,06 euro (-16,52%).

 

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali aggiornato al 17 luglio scorso, il prezzo Fob canadese rilevato per il Cwad di prima qualità al Lawrence Market di Toronto è stato di 310 dollari Usa e di 284 euro alla tonnellata, registrando così sulle quotazioni rilevate dalla Commissione il 10 luglio un calo di 10 dollari Usa - che erano invece diminuite di altri 10 dollari nella settimana precedente - e un calo di 12 euro alla tonnellata per quelli denominati in eurovaluta - che erano diminuiti di altri 11 euro nella settimana precedente.

In ogni caso, dal 5 dicembre 2023 - quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari e 393 euro alla tonnellata - al 17 luglio 2024 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 115 dollari e 109 euro alla tonnellata.

 

Prezzo Fob Usa resta sotto i 300 euro

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates il 19 luglio 2024 il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna luglio-agosto 2024 è di 325 dollari Usa alla tonnellata, stabile sugli stessi valori dal 21 giugno, quando si era verificato un calo di ben 61 dollari sulla precedente quotazione del 14 giugno, che - con consegna giugno-luglio - era invece attestata a 386 dollari Usa alla tonnellata, un valore che si era mantenuto stabile sulle precedenti quotazioni dal 10 maggio scorso in avanti.

 

Ma attenzione: si tratta di una quotazione che riporta sulla scena i prezzi in partenza dalla regione dei grandi laghi e che rimette in soffitta quelli con provenienza porti del Golfo del Messico. L'ultima quotazione precedente in partenza dai grandi laghi portava la data del 3 maggio 2024 ed era attestata a 351 dollari Usa alla tonnellata.


Il prezzo Fob del Northern Durum si era attestato a 395 dollari Usa alla tonnellata tra il 26 gennaio e l'8 marzo 2024, con partenza dai porti dei grandi laghi e consegna ad aprile 2024. Da allora ad oggi il prezzo è caduto di ben 70 dollari alla tonnellata.

 

La quotazione del 19 luglio 2024 del Northern Durum valorizzata al cambio di ieri, 24 luglio 2024, è pari a 299,26 euro alla tonnellata ed è in aumento di 2,17 euro alla tonnellata, rispetto alla quotazione del 12 luglio valorizzata il 17 luglio 2024 in 297,09 euro alla tonnellata, a parità di quotazione a 325 dollari Usa alla tonnellata. Anche in questo caso, la lieve rivalutazione della divisa Usa, passata da 0,91 euro per un dollaro il 17 luglio agli 0,92 euro per un dollaro del 24 luglio, ha da sola determinato l'aumento del prezzo Fob del Northern Durum espresso in eurovaluta.

 

Canada, prezzi all'ingrosso in calo

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 22 luglio scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 312,32 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore calo di 7,35 dollari canadesi sul 15 luglio scorso, quando con una quotazione di 319,67 dollari canadesi, il valore si era rivelato in pesante calo di 14,70 dollari canadesi sull'8 luglio scorso, quando quotando 334,37 dollari canadesi alla tonnellata, si era verificato un primo calo di 5,51 dollari canadesi sul 2 luglio 2024.

 

Resta il fatto che tra il 6 maggio 2024 - quando il prezzo era di 413,37 dollari canadesi alla tonnellata sulla piazza di Rosetown - e il 22 luglio 2024 questo valore registra perdite pari a 101,05 dollari canadesi (-24,44%).

Dal 25 settembre 2023 - quando era attestato a 514,42 dollari canadesi alla tonnellata - questo prezzo ha perso ben 202,3 dollari canadesi alla tonnellata. Il valore del 22 luglio 2024 del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto 2023, ha perso 220,47 dollari canadesi.


Il 22 luglio scorso gli export basis, i costi di trasporto dagli elevatori ai porti dei grandi laghi, sono stati calcolati in 134,42 dollari canadesi alla tonnellata in aumento di 10,76 dollari canadesi sui 123,66 dollari calcolati il 15 luglio scorso, quando pure erano aumentati di 15,30 dollari sui 108,36 dell'8 luglio 2024.

Dal 6 maggio scorso, quando gli export basis erano attestati a soli 65,58 dollari canadesi alla tonnellata, si registra un aumento complessivo di 68,84 dollari canadesi.

 

Ed anche il secondo recupero consecutivo del prezzo Fob, pervenuto il 22 luglio a 446,74 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 3,41 dollari canadesi sulla settimana precedente, è spiegato dall'effetto congiunto di un deciso aumento dei costi di trasporto interni (10,76 dollari canadesi in più), solo parzialmente neutralizzato dal calo dei prezzi all'ingrosso per l'export (7,35 dollari canadesi in meno).


Canada, prezzi all'origine spot in calo

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 22 luglio è di 305,80 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 9,46 sui 315,26 dollari canadesi del 15 luglio scorso, quando si era osservato un altro calo di 10,75 euro sulla settimana ancor precedente. Si conferma pertanto che il prezzo medio spot è in calo ininterrotto dallo scorso maggio.

 

E rispetto ai 387,00 dollari del primo aprile 2024 il prezzo medio spot offerto si riduce così di 81,20 dollari. Dal 2 ottobre 2023, quando questo prezzo medio era ancora attestato a 504,86 dollari canadesi alla tonnellata, le perdite si portano al 22 luglio a 199,06 dollari canadesi alla tonnellata.


Infine, il 22 luglio, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a settembre 2024 - risulta essere di 293,21dollari canadesi alla tonnellata. Si tratta della dodicesima quotazione proiettata sulla campagna commerciale 2024-2025 e registra un aumento - il secondo di questa campagna - di 4,68 dollari canadesi sulla quotazione del 15 luglio scorso, quando invece si era registrato - in linea con la tendenza degli ultimi tempi - un calo di 14,33 dollari canadesi sulla settimana ancor precedente.

 

Pertanto dal 3 giugno scorso il prezzo medio per le consegne differite è passato da 349,80 dollari canadesi alla tonnellata a 293,21 dollari, diminuendo comunque di 56,59 dollari canadesi, cifra inferiore a quella della scorsa settimana. Dal 25 settembre 2023, quando questo prezzo medio era attestato a 505,14 dollari canadesi, le perdite al 22 luglio scendono a 211,93 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Canada, qualità delle coltivazioni in aumento

Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 22 luglio scorso "Le condizioni del grano duro in Alberta sono migliorate di tre punti nelle ultime due settimane, portandosi ad una valutazione tra buono ed eccellente nell'82% dei campioni analizzati. Le condizioni del Saskatchewan non sono state aggiornate questa settimana, ma sono state riportate l'ultima volta sui massimi degli ultimi otto anni: valutazione tra buono ed eccellente nel 93% dei campioni".


Analisti canadesi, 45% del grano duro nuovo già venduto

Secondo gli analisti della Commissione per lo sviluppo del Grano in Saskatchewan, con riferimento all'andamento del raccolto in Europa: "Il grano duro francese è stato raccolto al 45% ed è stato segnalato l'ultima volta con valutazioni tra buono ed eccellente per il 60%". Sui prezzi in Europa invece dicono: "I prezzi globali stanno diminuendo mentre la raccolta del grano duro è in corso in Europa. Prospettive produttive su entrambi i lati del confine tra Stati Uniti e Canada sono forti. Siamo al 45% del nuovo raccolto di grano duro già venduto".

 

Italmopa, produzione grano duro italiano -15%

Secondo il bollettino Mars del 27 giugno 2024, la Commissione Ue ha stimato in Italia una produzione di grano duro che non dovrebbe superare i 3 milioni e 32mila tonnellate. Invece, in una nota stampa di Italmopa del 23 luglio 2024, si afferma che in Italia sono state prodotte "3 milioni e 515mila tonnellate" di grano duro e "con una riduzione del 15% circa rispetto alla produzione costatata nel 2023". L'associazione dei mugnai di Confindustria ha anche sottolineato che alla riduzione quantitativa è associata un'elevata qualità della materia prima.

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 24 luglio 2024 - ha quotato per la sesta volta il grano duro fino nazionale mietitura 2024, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 310 euro alla tonnellata sui minimi ed a 315 euro sui massimi, prezzi in calo di 5 euro alla tonnellata sul 17 luglio scorso, quando invece si era verificata stabilità sul 10 luglio 2024.

 

Dal 19 giugno scorso, data di esordio delle quotazioni, in sei sedute il frumento duro nazionale a Foggia ha perso ben 27 euro alla tonnellata.Mentre sale a 40 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio scorso, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.


Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 24 luglio 2024 perdite per 145 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 24 luglio 2024 - ha quotato per la quarta volta il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%, a 280 euro alla tonnellata sui minimi e 285 euro sui massimi, in calo di altri 5 euro alla tonnellata sulla terza quotazione esitata il 17 luglio scorso, quando si era verificato un altro calo di 5 euro alla tonnellata rispetto alla seconda quotazione della campagna commerciale 2024-2025, esitata il 10 luglio scorso. Complessivamente tra il 3 ed il 24 luglio 2024, il frumento duro fino nazionale ha lasciato sul terreno 15 euro alla tonnellata di valore.

 

Pertanto, sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, si riscontra un ancor più pesante calo di 32 euro alla tonnellata sui minimi e di 37 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno scorso: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 24 luglio 2024 perdite pari a 125 euro alla tonnellata sui minimi e a 130 euro sui massimi.


Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 23 luglio 2024 ha quotato per la sesta volta il grano duro fino nazionale mietitura 2024, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 13%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13% a 338 euro alla tonnellata sui minimi e 342 euro sui massimi, in calo di 2 euro sui minimi e 3 euro sui massimi sulla precedente seduta del 16 luglio scorso, quando si era verificato un calo di ben 10 euro sulla seduta del 9 luglio 2024. Dal 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale, il grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli ha quindi perso complessivamente 22 euro alla tonnellata sui minimi e 23 euro sui massimi.


Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno scorso si rilevano pertanto prezzi inferiori di 12 euro sui minimi e di 13 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno erano di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 16 luglio perdite pari a 127 euro alla tonnellata sui minimi e 138 euro sui massimi.


Il frumento duro Turco-Russo al 13% di proteine, dal 9 aprile scorso non è più quotato. L'ultima quotazione risale al 26 marzo 2023, quando era rimasto stabile sui valori raggiunti nella precedente seduta, confermandosi a 345 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Questo cereale d'importazione dal 16 gennaio aveva perso complessivamente 55 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 23 luglio 2024 si è riunita la Commissione Cereali, che ha rilevato - per la quarta volta - le quotazioni del grano duro fino nazionale mietitura 2024. Pertanto, il cereale pastificabile nazionale, mietitura 2024, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa è stato fissato a 315 euro alla tonnellata sui minimi ed a 320 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 16 luglio scorso, quando invece si era verificato un calo di 15 euro sulla ancor precedente seduta del 9 luglio. Dalla seduta di esordio del 25 giugno al 23 luglio sono stati bruciati 30 euro alla tonnellata di valore.

 

In questo caso, sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 34 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 23 luglio 2024 perdite pari a 130 euro.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 23 luglio è stato fissato a 365 euro alla tonnellata sui minimi ed a 370 euro sui massimi, stabile sul 16 luglio scorso, quando si erano registrati invece valori in calo di 10 euro alla tonnellata sul 9 luglio 2024. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - sono in perdita di 150 euro alla tonnellata.


Il grano duro spagnolo al 12% di proteine, il 23 luglio 2024 è stato quotato a 307 euro alla tonnellata sui minimi e 317 euro sui massimi, stabile sul 16 luglio scorso, quando si era verificato un calo di 8 euro sulla seconda seduta di quotazione del 9 luglio scorso.


Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 23 luglio 2024 ha quotato per la seconda volta il grano duro fino nazionale, mietitura 2024, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, suddivise per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico non determinato, proteine 13,5%, 322 euro alla tonnellata sui minimi e 332 euro sui massimi, stabile sulla quotazione del 16 luglio scorso. Tali prezzi risultano in calo di 23 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 23 luglio perdite pari a 93 euro alla tonnellata.
  • Centro Italia, peso specifico non determinato, proteine minime 12%, 322 euro alla tonnellata sui minimi e 332 euro sui massimi, stabile sulla quotazione del 16 luglio scorso. Tali prezzi risultano in calo di 40 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 23 luglio 2024 pari a 108 euro alla tonnellata.

 

Il 23 luglio scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 325 euro alla tonnellata sui minimi e 335 euro sui massimi, valori stabili sulla precedente seduta del 16 luglio scorso. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 75 euro alla tonnellata sui minimi e 80 euro sui massimi.

 

Risultano anche stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 23 luglio 2024, sono stati quotati 395 euro alla tonnellata sui minimi e 410 euro sui massimi. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 102 euro alla tonnellata.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 19 luglio 2024, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2024 per la quinta volta. Qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri il cereale pastificabile nazionale è stato quotato a 315 euro alla tonnellata sui minimi e a 320 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla quarta quotazione di questa mietitura esitata il 12 luglio scorso, quando si era verificata un'ulteriore perdita di 15 euro alla tonnellata sulla terza quotazione di questa mietitura, esitata il 5 luglio scorso.

 

Dal 28 giugno 2024, data di inizio campagna commerciale, il valore del grano duro sulla piazza di Altamura è calato di 32 euro alla tonnellata. E si registra un deprezzamento di 35 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio scorso in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 19 luglio 2024 di 140 euro alla tonnellata.


Nella seduta del 19 luglio 2024 il grano duro canadese di prima qualità è stato fissato a 372 euro alla tonnellata sui minimi ed a 375 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 12 luglio scorso, quando si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 5 luglio scorso. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando questo cereale quotava 524-527 euro alla tonnellata, ad oggi si registrano perdite per 152 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 18 luglio scorso quando ha quotato per la terza volta il grano duro fino nazionale mietitura 2024 - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa.

 

Questi i prezzi assegnati: 311 euro alla tonnellata sui minimi e 316 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta dell'11 luglio scorso, quando invece si era verificato un calo di 7 euro alla tonnellata sulla quotazione d'esordio della mietitura 2024, esitata il 4 luglio 2024. I valori confermati il 18 luglio 2024 peraltro risultano in calo di 24 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno scorso e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi.

 

Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite all'11 luglio 2024 pari a 109 euro alla tonnellata.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 23 luglio 2024

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea tra il 15 ed il 22 luglio 2024 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 24 luglio 2024, presentano su base settimanale 10 piazze stabili su 14 osservate. Con questa rilevazione - dopo il segnale fortemente negativo della scorsa settimana - tornano in netta prevalenza le piazze stabili.

 

Ma non solo: si segnala anche il rialzo della piazza di Grosseto, che con 271 euro alla tonnellata di prezzo medio all'origine rilevato dall'Istituto il 18 luglio 2024, guadagna 6 euro alla tonnellata sull'11 luglio quando era quotata 265 euro alla tonnellata (+2,3%). Restano in calo invece le piazze di Milano, Napoli e Bari.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 24 luglio 2024

(Fonte: Ismea)

 

 Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 24 luglio 2024, con la terza quotazione del frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2024. Prezzi: 298 euro alla tonnellata sui minimi e 305 euro sui massimi, stabili sulla quotazione del 17 luglio scorso.

 

Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile consultare l'articolo del 18 luglio 2024.

 

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