Manitou produce macchine per il sollevamento e lo fa sempre più responsabilmente grazie ad una politica produttiva incentrata sull'urgenza del lungo periodo. Questo il messaggio lanciato dal Gruppo durante la quarta edizione di "On the way up!".
L'evento, andato in scena lo scorso 26 giugno, è stato trasmesso in oltre 40 paesi ed ha affrontato i temi della resilienza, dell'innovazione e della trasformazione del processo produttivo.
"In questa quarta edizione di 'On the way up' abbiamo messo in luce le migliori pratiche, iniziative e partnership che ci permettono di avanzare più rapidamente insieme ai nostri stakeholder" commenta Michel Denis, presidente e ceo di Manitou Group. "L'urgenza del lungo termine è una questione quotidiana per Manitou Group, con decisioni che possono avere un impatto nei prossimi 10-20 anni. È fondamentale fare le scelte giuste oggi e continuare a contribuire a mettere il mondo in movimento".
Guarda la replica della quarta edizione di "Manitou On the way up!"
All'incontro, organizzato in un ex spazio industriale riconvertito ed assegnato all'università di Nantes (Francia), oltre al presidente del Gruppo, era presente anche la Csr director Aude Brézac, alcuni fornitori, clienti, studenti, nonché politici, a testimonianza della necessità di coinvolgere tutti gli attori della value chain nel processo di transizione verso un modello produttivo sempre più sostenibile.
Quando pensi al mondo tra 10 anni, come ti senti?
In apertura di evento, il moderatore Franck Lethorey, External Communication manager di Manitou, ha chiesto al pubblico a casa e in studio come si sente quando pensa al mondo tra 10 anni.
Il grafico mostra il trend delle risposte del pubblico alla domanda "Quando pensi al mondo tra 10 anni, come ti senti?"
(Fonte foto: Manitou)
Sulla base delle risposte, Virginie Raisson-Victor, analista francese e ricercatrice in relazioni internazionali, ha dipinto un quadro scientifico della situazione ambientale e sociale odierna: "ciò che la scienza e la storia ci dicono è che la nostra economia e, ancora di più, la civiltà industriale sono ora sull'orlo di un collasso sotto l'effetto combinato di diverse macro tendenze che sono senza precedenti e irreversibili".
L'analisi della ricercatrice francese ha quindi messo in luce 3 macro tendenze dirompenti, che "mettono in discussione il nostro mondo, la nostra visione del progresso, il nostro modello di sviluppo e il nostro rapporto utilitaristico con la natura":
- Il cambiamento climatico e perdita della biodiversità;
- l'esaurimento delle risorse - acqua dolce, terre coltivabili, combustibili fossili e minerali - e il raggiungimento dei cosiddetti confini planetari
- l'accelerazione della rivoluzione tecnologica e della rivoluzione digitale
La strategia CSR di Manitou
Immaginare il nostro mondo tra 10 anni, può quindi generare diversi tipi di emozioni o sentimenti che vanno dal fatalismo ad una crescente motivazione ad agire.
"In Manitou, ciò che vogliamo è avere e mantenere la motivazione ad agire all'interno dell'azienda per permettere a tutti di apportare il proprio contributo al cambiamento" ha affermato Brézac. "È per questo che abbiamo implementato un programma di sensibilizzazione sul clima, formando solo quest'anno più di 700 dipendenti del Gruppo. L'obiettivo è formarli tutti entro il 2025".
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"Attualmente, in azienda abbiamo più di 30 ambasciatori volontari per il clima che hanno contribuito a diffondere questa consapevolezza climatica ovunque" ha continuato Aude Brézac. "Quello che osserviamo da questo tipo di formazione è che le persone iniziano a interrogarsi sempre di più sulle pratiche e sono più motivate ad agire".
Acciaio riciclato e fossil free
L'economia circolare, che consiste nell'estendere la vita dei materiali attraverso il loro riutilizzo o riciclo, è uno dei principali focus della mappa di responsabilità sociale di Manitou che punta a passare da un "modello tradizionale" a un vero e proprio business circolare.
"Utilizzare materiali riciclati è positivo non solo per la circolarità delle risorse, ma anche per limitare le emissioni di anidride carbonica" ha affermato Brézac. "È molto importante esaminare diversi aspetti dei materiali riciclati, come il fattore di emissione dell'acciaio riciclato. Attualmente il 18% dell'acciaio delle nostre macchine è riciclato e stiamo lavorando duramente per aumentare questa capacità".
Meritevole di considerazione anche il lavoro svolto da Hybrit, partner di Manitou, nel progetto che punta alla produzione di acciaio da fonti non fossili.
Huy Nguyen, Sales Director Europe di SSAB, presenta il progetto Hybrit per la produzione di acciaio da fonti non fossili
(Fonte foto: Manitou)
"Il riciclaggio dell'acciaio non sarà sufficiente a soddisfare la domanda futura" ha confermato Huy Nguyen, Sales Director Europe di SSAB. "Grazie all'innovativa tecnologia Hibrit, invece di utilizzare il metodo tradizionale di produzione dell'acciaio con carbone da coke, utilizzeremo idrogeno 'verde' per produrre acciaio senza emissioni".
Un'ulteriore dichiarazione di Huy Nguyen è stata quella riguardo alla costruzione di un nuovo impianto che entrerà in produzione nel 2026, dalla capacità produttiva annua di circa 1,7 milioni di tonnellate di acciaio senza emissioni.
L'urgenza immediata di una trasformazione
La nostra visione è 'urgenza immediata' ha affermato Hervè Rochet, capo ufficio Trasformazione e Governance, nuovo ruolo aziendale introdotto da Manitou Group da gennaio 2024. "Dobbiamo saper guardare oltre l'orizzonte, lanciando iniziative il cui risultato si verificherà solo tra 10, 15 o 20 anni, e allo stesso tempo ottenere risultati nel breve termine"
Guardare oltre l'orizzonte e allo stesso tempo ottenere risultati a breve termine
(Fonte foto: Manitou)
A conferma della trasformazione in atto in Manitou, Rochet afferma: "abbiamo ridotto del 25% la percentuale di plastica che utilizziamo nell'imballaggio dei ricambi. Inoltre, il 63% dei nostri fornitori oggi sono valutati secondo criteri di CSR, come anche l'85% di tutti i nostri rivenditori.
Secondo Rochet: "la strada è ancora lunga da percorrere. Dobbiamo lavorare molto nel passaggio dall'energia diesel all'energia elettrica, è un nuovo mondo su cui stiamo imparando molto. Ci troviamo su una curva di apprendimento e questo implica lo sviluppo di un intero ecosistema che richiederà del tempo. Tuttavia sono molto fiducioso che accelereremo fortemente nei prossimi anni".
Collaborare per un futuro 100% elettrico...
L'efficacia di una trasformazione verso un modello circolare di gestione delle risorse, passa necessariamente attraverso la collaborazione con partner che condividono la stessa visione e con cui instaurare collaborazioni virtuose.
"La collaborazione è nel nostro Dna - afferma Michel Denis. Collaboriamo più che mai con tutti i membri della value chain, in particolare sulla tecnologia elettrica. Esempi sono il sollevatore telescopico rotativo lanciato alla fine dello scorso anno, e il fisso 625 che sarà lanciato sul mercato alla fine di quest'anno, entrambi completamente elettrici".
ML 625e, il sollevatore telescopico fisso di Manitou
(Fonte foto: Manitou)
Un'ulteriore esempio di cui Denis si fa portavoce è il progetto creato con un cliente chiave del settore del noleggio, "con cui abbiamo coinvestito e collaborato nella creazione di un kit retrofit completo per dare una seconda vita 100% elettrica e decarbonizzata alle macchine già esistenti".
... e a idrogeno
Un diverso esempio di collaborazione, raccontato durante questa quarta edizione di On the way Up, è quello che ha visto riunirsi più di 450 partner del settore della meccanizzazione nella scrittura di una lettera indirizzata alle istituzioni francesi. L'obiettivo dell'iniziativa è stato la richiesta di accelerare il processo di regolamentazione e creazione delle infrastrutture per l'utilizzo dell'idrogeno.
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Il Gruppo crede nel potenziale della tecnologia. Julien Waechter, VP R&D di Manitou ha affermato: "Quest'anno porteremo il nostro secondo prototipo dimostrativo di sollevatore a idrogeno in campo operativo. Tuttavia quello che osserviamo è che il ritmo per quanto riguarda infrastrutture e regolamentazione non è abbastanza veloce".
Il progetto Eco design di Manitou
Il progetto Eco Design esce fuori dal cappello del reparto ricerca e sviluppo di Manitou, con l'obiettivo di raggiungere una progettazione che ottimizzi il più possibile i materiali e i processi utilizzati.
"Ci siamo messi alla prova insieme ai nostri fornitori e abbiamo migliorato il tasso di riciclabilità della plastica utilizzata all'interno delle cabine" ha affermato Julien Waechter. "Inoltre, abbiamo alleggerito le componenti in acciaio senza intaccare la qualità e l'attrattività dei nostri prodotti e questo significa minori risorse utilizzate". Waechter ha concluso "complessivamente, grazie a questo primo progetto, quest'anno ridurremo del 2% le emissioni di anidride carbonica dell'impianto di produzione".