Giovani agricoltori, arboricoltura e pioppicoltura, contrasto ai cinghiali e alla peste suina. Tanti i temi dell'ultima settimana al Nord Italia. Ecco tutti i dettagli.
Lombardia
Giovani, 1,3 milioni per il ricambio generazionale
Nuovo finanziamento da parte della Regione Lombardia nell'ambito del complemento regionale dello Sviluppo Rurale con 1,3 milioni di euro in favore dei giovani agricoltori. "È il primo periodo di applicazione, dei quattro complessivi, di uno dei bandi più importanti della programmazione - commenta l'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia Alessandro Beduschi - il bando rimane aperto fino a gennaio 2025 con una dotazione totale di 15 milioni di euro ed è pensato per favorire il ricambio generazionale nelle aziende lombarde, dando spazio ai giovani che vogliono lavorare nel settore portando idee nuove o affiancando competenze e professionalità già presenti".
L'importo del premio è di 50mila euro per le aree svantaggiate e di 40mila per le altre aree. "Guardiamo alle imprese condotte dai giovani con grande fiducia, perché saranno i futuri protagonisti di un settore che si rinnova e ha bisogno di nuovi volti che si vogliano mettere in gioco".
Arboricoltura, finanziamenti da 2,5 milioni di euro
Via libera a un nuovo finanziamento a sostengo di pioppicoltura e arboricoltura, con due bandi dedicati alla realizzazione di impianti su superfici agricole (2 milioni di euro) e non agricole (500mila euro). "Questi interventi sono finalizzati a sostenere un settore importante, capace di contribuire al contrasto degli effetti del cambiamento climatico - spiega l'assessore Beduschi - grazie all'assorbimento nelle biomasse legnose e nel suolo del carbonio atmosferico".
I due bandi sono previsti nell'ambito del Complemento per lo Sviluppo Rurale della Pac 2023-2027. La misura SRD05 è relativa agli impianti di pioppicoltura e di arboricoltura su superfici agricole, mentre la misura SRD10 è per superfici non agricole. La scadenza per la presentazione delle domande è prevista per il 31 ottobre 2024.
Emilia Romagna
Peste suina africana e fauna selvatica, nuove risorse in campo
Continua il contrasto della diffusione della peste suina africana e la riduzione della presenza di cinghiali, che favoriscono la circolazione del virus, causando pesanti danni alle produzioni agricole. "Il confronto con le province ha consentito di monitorare l'efficacia delle misure adottate e di coordinare gli sforzi tra Regione e autorità locali - spiega l'assessore all'Agricoltura della Regione Emilia Romagna Alessio Mammi - tra le questioni affrontate nell'incontro, le risorse assegnate alle province per il triennio 2022-2024. La Regione partecipa finanziariamente all'esercizio delle funzioni con un importo annuo di 4,8 milioni di euro per il pagamento del personale occupato nella gestione della fauna selvatica. Per quanto concerne i piani di controllo, nel biennio 2023-2024 sono stati erogati quasi 1,8 milioni di euro".
"Con le modifiche al Decreto Agricoltura - sottolinea Mammi - sono state accolte alcune delle nostre proposte per avere una maggiore incisività di azione. Ci aspettiamo che si possano aumentare gli sforzi per ottenere risultati maggiori sia nelle attività di controllo che durante l'attività venatoria. Le nostre priorità assolute sono evitare che l'area epidemica si estenda ed impedire che il virus entri in contatto con gli allevamenti".