Il nuovo regolamento, in vigore dal 17 luglio, ha effetto retroattivo al primo luglio 2020 e proroga di fatto e ufficialmente le scadenze definite dalla precedente legislazione relativamente ai limiti di emissione per gli inquinanti gassosi e il particolato inquinante e alle procedure di omologazione eE di varie categorie di motori destinati alle macchine mobili non stradali.
In sostanza, viene confermata (con modifica dell'articolo 58 del Regolamento 2016/1628 al paragrafo 5) la proroga di dodici mesi delle scadenze 30 giugno e 31 dicembre 2020 per la produzione e l'immissione sul mercato di macchine non stradali con motori di transizione caratterizzati da potenze minori di 56 Kw e maggiori o uguali a 130 Kw.
Rimane invariata la deadline fissata al 2021 per le potenze comprese tra 56 e 130 Kw.
Il legislatore europeo, che sottolinea come "la proroga delle disposizioni transitorie non avrà alcun impatto ambientale dal momento che i motori di transizione interessati sono già stati prodotti", vuole fornire ai costruttori un periodo di tempo adeguato per reagire alle perturbazioni causate dall'epidemia di Covid-19 che hanno reso difficile la possibilità di rispettare i termini precedentemente fissati, senza subire un grave danno economico.
Sicuramente un'importante vittoria per le associazioni europee che rappresentano l'Nrmm - Non road mobile machinery - che però invitano la Commissione europea a mantenere alto il livello di vigilanza sui possibili effetti del Covid-19 sul settore, effettuando una valutazione anche in merito alle prossime scadenze.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: CEMA - European Committee of Associations of Agricultural Machinery
Autore: Michela Lugli