Da tempo l'Anbi, Associazione Nazionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue, va ripetendo che ormai in Italia si sta verificando un'inversione meteo, tale che al Sud piove e piove bene, mentre al Nord l'acqua scarseggia, nonostante le recenti ondate di maltempo. Si tratta di una realtà molto attuale se si pensa che in Campania, nella giornata del 19 dicembre 2022, GariglianoSele e Volturno  continuano a presentare livelli idrometrici superiori alla media del quadriennio 2018-2021 e in 7 delle 8 stazioni idrometriche fondamentali: 2 in più della settimana precedente, stando all'ultimo Bollettino delle Acque della Campania, redatto settimanalmente da Anbi Campania. L'Associazione registra anche l'aumento dei volumi del lago di Conza della Campania su fiume Ofanto e dei bacini del Cilento su fiume Alento.

 

Tutto bene dunque? La verità è più complessa e al contempo amara. Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha recentemente decretato lo stato di calamità naturale per l'evento di straordinaria siccità in Campania che, guarda caso, ha colpito - oltre all'intero territorio della Città Metropolitana di Napoli, le aree interne della regione, localizzate tra le province di Salerno, Benevento e Avellino, dove le precipitazioni piovose si sono fatte attendere da giugno 2022 fino oltre la fine di settembre: proprio in aree delicate, dove sono localizzate le principali falde idriche della regione, custodite sotto i massicci carbonatici dell'Appennino Meridionale.

 

Anbi Campania, c'è più acqua del solito

Secondo le rilevazioni effettuate da Anbi Campania il 19 dicembre il fiume Garigliano a Cassino registra un'altezza idrometrica di 65 centimetri, risultando in crescita di 1 centimetro sul 12 dicembre 2022 e si tratta di un valore maggiore di 3 centimetri alla media del quadriennio 2018-2021. Situazione diversa quella di Sessa Aurunca che presenta una diminuzione di 57 centimetri sulla settimana precedente ed un livello di 249 centimetri: maggiore di 66 centimetri rispetto alla media del periodo di riferimento.

 

Il fiume Volturno rispetto alla settimana precedente è in diminuzione nel medio corso, ma in crescita in bassa valle, favorito dai maggiori apporti del Calore Irpino. Infatti ad Amorosi registra un calo (-17 centimetri), con il fiume attestato a +72 centimetri, valore superiore alla media del periodo di riferimento di 29 centimetri. Mentre a Capua si nota una crescita (+31 centimetri), che porta il fiume a 47 centimetri sopra lo zero idrometrico con la diga traversa chiusa a monte della città, valore che si pone al di sopra della media del quadriennio 2018-2021 di oltre 60 centimetri.

 

Il fiume Sele infine si presenta in diminuzione rispetto al 12 dicembre. Anche se a Contursi si apprezza un incremento sulla scorsa settimana di 5 centimetri ed un livello di +188 centimetri, valore di 26 centimetri maggiore della media 2018-2021. Ad Albanella si registra un calo (-32 centimetri) che porta il livello a 92 centimetri, valore maggiore di 38 centimetri rispetto alla media del periodo di riferimento; ma si apprezza anche la diminuzione di Serre Persano (-14) che a monte dell'omonima traversa irrigua perviene ad una quota idrometrica di +99 centimetri sullo zero idrometrico.
 
Per quanto riguarda gli invasi, la diga di Piano della Rocca su fiume Alento, con 20,7 milioni di metri cubi, si presenta in aumento e con un riempimento dell'83% della sua capacità ed un volume invasato maggiore del 17,70% rispetto ad un anno fa. I volumi dell'invaso di Conza della Campania sono stati aggiornati dall'Eipli fino al 15 dicembre, quando risulta in aumento di quasi 2 milioni di metri cubi sul 29 novembre e con quasi 41,8 milioni di metri cubi esso presenta un volume invasato superiore a quello dello scorso anno di 89.758 metri cubi.

 

Masaf, la siccità estiva è in montagna

Eppure anche alla luce del gran recupero dell'autunno, restano sul campo i danni della siccità estiva ed è tutto agli atti: grazie all'articolo 13 del Decreto Legge 9 agosto 2022, n.115 - che a seguito della siccità estiva e invernale del 2022 ha recepito lo stato di emergenza disposto con ordinanza di Protezione Civile - a molti agricoltori della Campania sarà riconosciuta l'indennità del Fondo di Solidarietà Nazionale per danni a colture quando maggiori del 30% del valore medio della produzione lorda vendibile dei tre anni precedenti, come previsto dall'articolo 5 del Decreto Legislativo 102/2004.

 

Una disposizione in deroga alla normativa comunitaria, prevista espressamente per l'eccezionale siccità 2022, che ha colpito duramente anche in Campania: evento riconosciuto con tanto di decreto di declaratoria di stato di calamità naturale per siccità del ministro Francesco Lollobrigida, pubblicato il 15 dicembre scorso in Gazzetta Ufficiale

 

Oltre all'area di Napoli, in provincia di Benevento spiccano tra i comuni colpiti dalla siccità quelli della Valle del fiume Fortore e di Morcone e Campolattaro. Eppure sono bastate le piogge di novembre per riempire i bacini idrici del Nord della Puglia, sottesi proprio al fiume Fortore, mentre il lago di Campolattaro, formato da uno sbarramento su fiume Tammaro in uscita dal comune di Morcone e che ha una capacità di oltre 107 milioni di metri cubi d'acqua, ha raggiunto rapidamente la linea di massimo invaso già nelle scorse settimane.

 

Ad Avellino balzano agli occhi i nomi dei centri di  Serino e San Michele di Serino: la siccità ha colpito dove sono le sorgenti del fiume Sabato che in parte alimentano ancora il vecchio acquedotto della città di Napoli.

 

Un evidente e sinistro segno dei tempi, contrassegnati da eventi estremi di segno diverso, che si susseguono anche nel giro di poche settimane, sì perché l'evento siccitoso è terminato, secondo il decreto, a fine settembre 2022.