Ci sono molti cambiamenti in vista per il Programma di sviluppo rurale Campania 2014-2020 - secondo d'Italia con un budget da 1.812,5 milioni di euro - che con i finanziamenti del biennio di estensione sul 2021-2022 riceverà in dote altri 601,5 milioni di euro.

Sono infatti in fase di avanzata le procedure di approvazione delle nuove tipologie d'intervento proposte dall'assessore regionale all'Agricoltura Nicola Caputo agli uffici della Commissione Ue. Anche se sullo sfondo resta aperto il dibattito sul come finanziare lo scorrimento della graduatoria del Progetto Integrato Giovani e come uscire dalla difficile elaborazione della graduatoria definitiva per la tipologia 4.1.1.

La proposta di modifica del Psr Campania è già stata inviata informalmente ai servizi della Commissione Ue: cerca di risolvere le criticità dei bandi emanati nel 2017 e "Prende le mosse dai bisogni delle imprese espressi dalle organizzazioni professionali agricole, che hanno condiviso le scelte strategiche partecipando anche a confronti sulle modifiche delle schede di misura, e dalla consapevolezza dell'impatto che la pandemia sta ancora avendo sul comparto agricolo" dice l'assessore Caputo.

La proposta prevede che circa 248 milioni siano destinati ai pagamenti agro climatico ambientali (misura 10), al sostegno dell'agricoltura biologica (misura 11), alle indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (misura 13), ad una nuova misura specifica, la 4.1.5, per l'allevamento bufalino relativa al trattamento dei reflui zootecnici nonché al ripristino dei terrazzamenti produttivi di penisola sorrentina, costiera amalfitana e isole.

La proposta di modifica del Psr contiene anche altre novità. È stato rafforzato il sostegno agli investimenti effettuati dalle aziende agricole (tipologia 4.1.1.) e dalle aziende agroalimentari (tipologia 4.2.1.), il miglioramento delle stalle in termini di biosicurezza (tipologia 4.1.1. dedicata) e il miglioramento del benessere animale (misura 14). In ogni caso l'obiettivo finale è quello di "garantire una continuità di sostegno alle imprese del settore che consenta di poter riagganciare la ripresa post crisi e salvaguardare i livelli di competitività".

L'assessore all'Agricoltura sottolinea inoltre che, nella proposta di modifica del Psr, "attraverso le risorse aggiuntive relative al Next Generation Eu, è stato previsto di promuovere l'introduzione di innovazioni, la digitalizzazione e l'ammodernamento dei macchinari e delle attrezzature di produzione attraverso l'attivazione di una nuova specifica tipologia, la 4.2.2". Tale tipologia dovrà incentivare interventi di ridotta dimensione economica che possano essere funzionali alla ripresa delle attività produttive legate alla trasformazione e commercializzazione delle produzioni agricole.

Nella proposta di modifica è stato infine rivisto l'impianto di alcune misure chiave (4.1.1, 6.1.1 e 4.2.1), introducendo i necessari meccanismi di semplificazione.