E questo in un quadro che a livello nazionale appare negativo, con una produzione complessiva in calo del 30% rispetto al 2019.
Questo è quello che emerge dai dati di Ismea e Unaprol riportati in questi giorni dalla Coldiretti Toscana.
La Toscana, come anche l'Umbria e il Lazio, vede quindi in questo 2020, per molti versi nefasto e segnato dall'epidemia di Covid-19, un dato positivo nella produzione dell'olio extravergine di oliva.
Dati positivi che sono confermati anche dalle prime rilevazioni fatte da Legacoop Toscana sulla produzione, che stanno realizzando i loro soci, che stanno registrando soprattutto nelle zone interne della regione una produzione di olive anche fino a tre volte superiore allo scorso anno e con rese abbastanza confortanti comprese tra il 12% e il 13%.
Secondo i dati della Coldiretti regionale aumentano anche i consumi di olio extravergine da parte delle famiglie, con un aumento del 9,5% degli acquisti totali di olio.
Una tendenza che per il presidente della Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi è importante gestire per indirizzare i consumatori verso prodotti locali, in modo da sostenere l'economia agricola regionale e promuovere l'uso di olio di alta qualità.
La crisi dovuta all'epidemia di Covid-19 con la conseguente chiusura di ristoranti, pizzerie agriturismi potrà avere effetti anche sul settore oleario, magari non in modo così evidente e immediato come accaduto per il vino, ma potrà averceli.