Stanno nascendo nel Lazio le prime tre comunità del cibo e della biodiversità, tre progetti che andranno a valorizzare altrettanti contesti territoriali, con l'obiettivo di promuovere il territorio e tutelare la biodiversità agraria usando come leva principale quella dell'agroalimentare.

Le prime tre realtà sono il risultato di un bando pubblico, coordinato e gestito dall'Arsial, l'Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione agricola del Lazio e sono tutte localizzate in provincia di Rieti.

Una è L'olio di Sirole patrimonio della Media valle del Tevere, che ha come obiettivo  il recupero e la valorizzazione dell'oliva Sirole, considerata vettore di sviluppo e motore di un'economia circolare, basata sulla tutela dell'ambiente e del paesaggio agrario.

L'altra comunità è Alimenti Elementari, formata da alcuni produttori della Piana Reatina con l'obiettivo di promuovere la diffusione delle produzioni tradizionali, del sapere agricolo e di una nuova cultura dell'alimentazione, in stretto contatto con la fruizione turistica nell'intera provincia di Rieti.

La terza, Valli Reatine e Sabina, ha il suo scopo nella promozione della agricoltura di qualità, le risorse autoctone della biodiversità e l'identità culturale del territorio, aumentandone l'attrattività.

Ora, in un periodo di tempo di nove mesi, dovranno attivare un piano di attività finalizzato alla costituzione e alla promozione della comunità concretizzando il progetto che hanno presentato.