Innovare è la parola d'ordine di questo nuovo secolo. Se fino a venti anni fa si guardava al progresso, oggi è l'innovazione tecnologica a modificare le nostre società. A rivoluzionare di più la vita di tutti i giorni sono state sicuramente le grandi compagnie dell'informatica e del web, da Microsoft a Uber, passando per Google e AirBnb. Ma anche nel settore agricolo sono molte le startup che vogliono innovare.

CBInsights ha costruito una mappa con le cento startup più innovative nel mondo AgTech. Già, perché i player del settore sono certi di una cosa: le innovazioni più rivoluzionarie (o disruptive, come amano dire a Cupertino e dintorni), non arriveranno dai giganti dell'agrochimica e della meccanica, ma dalle piccole startup.
 
Ecco dunque l'infografica delle startup da tenere d'occhio divisa in nove settori

Farm management software: raggruppa quegli applicativi che aiutano le aziende agricole a gestire ogni processo in maniera digitale, individuando potenzialità e problemi. Nel mercato italiano Image Line ha messo a punto QdC® - Quaderno di Campagna, software per una agricoltura digitale.

Precision agriculture and predictive data analytics: questo gruppo mette insieme le aziende che utilizzano i dati provenienti dai sensori, in campo e non solo, per suggerire all'agricoltore il modo migliore per condurre l'azienda. In questo articolo abbiamo parlato di Farmers business network.

Marketplaces: sono startup che identificano nuovi canali di vendita dei prodotti agricoli. In questo articolo abbiamo parlato de L'alveare che dice sì.

Robotics and drones: nelle fattorie del futuro ci saranno sempre meno persone e sempre più robot e droni. I primi saranno usati per svolgere alcuni lavori ripetitivi o pericolosi (come spiegato in questo articolo) i secondi per raccogliere informazioni (come riportato qui). In questo articolo abbiamo invece parlato della barra per il diserbo di precisione sviluppata dalla Blue River.

Sensors: l'agricoltura del futuro non potrebbe esistere senza sensori che misurano una infinità di parametri: dall'umidità del suolo al grado zuccherino di un acino d'uva, dallo stato di salute di una vacca alla produzione di un campo di frumento. Sensori che producono Big data che vengono a loro volta utilizzati dai sistemi di gestione digitale delle imprese agricole.

Plant data/Analysis: l'innovazione passa anche dai geni delle piante. Società come Benson Hill promettono di fornire sementi migliori (e non per forza Ogm) per fare fronte alle sfide del futuro.

Smart irrigation: una delle risorse più scarse in futuro sarà l'acqua (anche se già oggi la scarsità di precipitazioni crea non pochi problemi). Per questo molte imprese investono sull'irrigazione intelligente. Sistemi che danno alle piante l'acqua di cui hanno bisogno quando hanno bisogno, senza sprechi.

Animal data: anche la zootecnia di precisione ha bisogno di sensori e software per mettere l'agricoltore nelle condizioni di prendersi cura dei propri animali e aumentare produzioni e qualità. In questo articolo abbiamo parlato di Moocall.

Next gen farms: in futuro frutta e ortaggi cresceranno in magazzini illuminati con luci led e grazie a soluzioni nutritive? Si tratta ancora di un futuro lontano ma le aziende attive nel mondo dell'indoor farming sono in fermento. In questo articolo abbiamo parlato di AeroFarms (e altre). 



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