La commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Campania ha approvato, nella seduta del 23 novembre 2016, all’unanimità la proposta di legge, ad iniziativa del consigliere Gennaro Oliviero e del presidente Maurizio Petracca, relativa agli "Interventi per favorire la coltura della canapa nelle varie filiere produttive".

 Il testo è ora atteso al voto dell’aula e se ne prevede una rapida approvazione, visto il voto bipartisan della commissione Agricoltura. La canapa in Campania avrà così futuro, grazie ad incentivi per 30mila euro all’anno e sinergie con il Programma di sviluppo rurale della Campania 2014-2020.

“Sulla canapa – dice il presidente Petracca in una nota diffusa alla stampa – ci allineiamo alla legislazione nazionale dato che proprio in queste ore il Senato ha dato il via libera ad una proposta che disciplina la stessa materia. La canapa è una coltura di grande rilievo perché è in grado di contribuire alla riduzione dell'impatto ambientale in agricoltura, del consumo dei suoli, della desertificazione e della perdita di biodiversità. Favorirne la coltura rappresenta perciò un passo importante su aspetti diversi e complementari che vanno dall’agricoltura alla tutela ambientale fino alle attività produttive”. 

Il progetto di legge redatto con il contributo del Crea colture industriali di Caserta era stato anticipato lo scorso 14 settembre da AgroNotizie.

In Campania, attualmente si coltivano a canapa circa 200 ettari, il 20% della superficie italiana, tra le provincie di Napoli e Caserta, ma vi è grande attenzione per il suo ritorno, specie in quelle zone dove l’abbandono della tabacchicoltura non ha trovato una coltura soddisfacente dal punto di vista della redditività: laddove un investimento in Cannabis sativa può arrivare ad esitare sul mercato un prezzo da 1350 euro ad ettaro.

La nuova normativa campana di incentivo alla coltivazione della canapa individua tre tipologie di beneficiari e prevederà cinque azioni di sostegno.

I beneficiari dell’incentivo potranno essere “le imprese agricole singole e associate, le Op e i partenariati costituiti da “imprese, enti di ricerca, imprese di trasformazione ed altri soggetti che hanno tra i propri scopi la lavorazione, commercializzazione e promozione della canapa e dei prodotti derivati”.
I partenariati potranno essere anche costituti sotto forma di Pei ai sensi della normativa inerente la misura 16 per l’innovazione del Programma di sviluppo rurale, in modo da poter essere da questa finanziati con un’aliquota maggiorata del 20%.

Vengono incentivate tra le azioni di sostegno le prove di confronto varietale per individuare le varietà più idonee e meglio adatte agli areali di coltivazione campani, per uso food e no food”.

Seconda azione prevista con sostegno “alla ricerca applicata di nuove agrotecniche, e definizione di protocolli tecnici di coltivazione della canapa che abbiano carattere di sostenibilità ambientale ed economica”.

Una terza azione di sostegno prevederà anche “l’introduzione di macchine e attrezzature innovative per la meccanizzazione delle fasi di raccolta, movimentazione del prodotto, lavorazione e trasformazione”.

Ancora sarà prevista un’azione di sostegno dedicata alla “creazione di una banca del seme regionale a gestione associata per la conservazione delle varietà di canapa”.

La quinta e ultima azione finanzierà studi e ricerche su utilizzi industriali, ambientali, ed aziendali innovativi e alternativi della canapa”.