La canapa in Campania avrà un nuovo futuro e la Regione si doterà di una legge per incentivarne la coltivazione e valorizzarne i prodotti finali, con interventi lungo tutta la filiera. Sul piatto 30mila euro l’anno e sinergie con il Programma di sviluppo rurale della Campania 2014-2020.

Il progetto di legge sarà presentato tra pochi giorni alla Commissione Ambiente, energia e protezione civile del Consiglio regionale a Napoli dal deputato regionale Gennaro Oliviero, mentre al Crea - Centro colture industriali di Caserta è stato affidato l’affinamento del testo.

E’ quanto emerso nei giorni scorsi a Succivo (Caserta) durante la presentazione del progetto di legge “Interventi per favorire la coltura della canapa (Cannabis sativa L.) e relative filiere produttive”. Presenti all’incontro il primo firmatario della proposta, il deputato regionale Oliviero (Pd) ed il collaboratore del ministro per le politiche Agricole, Corrado Martinangelo.

Oliviero, nel presentare il progetto, ha ricordato come la provincia di Caserta sia stata in un recente passato uno dei principali poli canapicoli nazionali ed ha affermato: “Oggi il ripristino di questa coltura coniuga l’esigenza di una diversificazione produttiva della nostra agricoltura con la possibilità di avere una coltura industriale dal certo e promettente mercato e vocata all’innovazione, e cala la necessità di contribuire alla bonifica dei suoli inquinati, dove è fatto divieto di investire in coltivazioni food oriented, nel solco di una naturale vocazione del nostro territoro”.

Hanno partecipato alla discussione Bruno Cortese, presidente della M M Green, Maurizio Salice, presidente di Ital Canapa, Michele Castaldo di Assocanapa, e Nicomede Di Michele, presidente di Fractasativa Unicanapa.

Il progetto di legge è ora al vaglio del Crea di Caserta. Anche alla luce delle indicazioni che vengono dal centro di ricerca – che AgroNotizie è in grado di anticipare – la nuova normativa campana di incentivo alla coltivazione della canapa individua tre tipologie di beneficiari e prevederà cinque azioni di sostegno.

I beneficiari dell’incentivo potranno essere “le imprese agricole singole e associate”, le Op e i partenariati costituiti da “imprese, enti di ricerca imprese di trasformazione ed altri soggetti che hanno tra i propri scopi la lavorazione, commercializzazione e promozione della canapa e dei prodotti derivati”. I partenariati potranno essere anche costituti sotto forma di Pei ai sensi della normativa inerente la misura 16 per l’innovazione del Programma di sviluppo rurale, in modo da poter essere da questa finanziati con un’aliquota maggiorata del 20%.

Vengono incentivate tra le azioni di sostegno le “prove di confronto varietale per individuare le varietà più idonee e meglio adatte agli areali di coltivazione campani, per uso food e no food”. Seconda azione prevista con sostegno “alla ricerca applicata di nuove agrotecniche, e definizione di protocolli tecnici di coltivazione della canapa che abbiano carattere di sostenibilità ambientale ed economica”.

Una terza azione di sostegno prevederà anche “l’introduzione di macchine e attrezzature innovative per la meccanizzazione delle fasi di raccolta, movimentazione del prodotto, lavorazione e trasformazione”.
Ancora sarà prevista un’azione di sostegno dedicata alla “creazione di una banca del seme regionale a gestione associata per  la conservazione delle varietà di canapa”. La quinta e ultima azione finanzierà “studi e ricerche su utilizzi industriali, ambientali, ed aziendali innovativi e alternativi della canapa”.