Le attuali modifiche, realizzate dagli esperti del ministero dell'Ambiente e del Centro Opera dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, permettono una riduzione significativa dei tempi e dei costi per la raccolta dei dati, l'elaborazione dei calcoli e le attività di verifica, senza perdere di vista il rigore metodologico e le peculiarità che rendono Viva, il progetto nazionale di riferimento del settore.
Le novità:
- disciplinare di organizzazione che introduce la possibilità di applicare gli indicatori Viva all'azienda nel suo complesso;
- specifiche check-list per ottimizzare le fasi di raccolta dati;
- software-web di supporto alle aziende sia per l'analisi di prodotto che per l'analisi di organizzazione;
- manuali operativi per l'uso dei software-web e dettagliate indicazioni metodologiche per guidare aziende e consulenti nella fase di calcolo e nell'elaborazione degli studi;
- database dei fattori di emissione, relativi all'indicatore Aria, specifici per il progetto Viva per garantire una confrontabilità delle prestazioni ambientali nel tempo;
- sviluppo e ampliamento del campo di applicazione dell'indicatore Territorio con l'inserimento di importanti aspetti relativi alla cultura e alla scelta di eventuali conferitori di uva e vino;
- nuova etichetta Viva specifica per i mercati internazionali.
Entrambi sono composti da quattro singoli disciplinari tecnici relativi ai quattro indicatori Viva: Aria, Acqua, Vigneto, Territorio e due allegati riguardanti rispettivamente le attività di verifica e le linee guida per l'etichettatura e per la comunicazione dei risultati.
Per ricevere una copia del disciplinare è sufficiente inviare una e mail al seguente indirizzo ravaglia.pieter@minambiente.it, allegando il modulo di richiesta disponibile a questo link.
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Fonte: Università Cattolica del Sacro Cuore - Piacenza
Autore: G R