E’ in corso in queste ore una affollata riunione al ministero per le Politiche agricole sul destino della bieticoltura italiana e degli zuccherifici nel nostro Paese, dove si parla anche del caso dello Zuccherificio del Molise di Teramo - che attende per il 29 settembre la vendita senza incanto degli impianti e del 100% delle quote della newco Nuovo Zuccherificio del Molise Srl. Intanto a Teramo spunta un nuovo attore: è la Sudzucker.
 
Il colosso dello zucchero made in Germany ha affittato le quote di produzione dello stabilimento molisano dei prossimi due anni per 11 milioni di euro. Una boccata d’ossigeno per le esauste casse della newco, la Nuova Zuccherificio del Molise Srl, ma che deve essere portata in cassa. Ed è pertanto necessario condurre a termine la campagna bieticolo saccarifera di quest’anno, cominciata da appena sei giorni e con soli 61 dipendenti, condizione perché le quote restino in capo alla newco e che il contratto di affitto possa essere così eseguito.
 
Al di la di questa novità, sono ancora incerti il futuro ed il presente degli impianti saccariferi di proprietà della fallita Zuccherificio del Molise Spa, gestiti per questa campagna in affitto dalla Nuovo Zuccherificio del Molise Srl. In ballo vi sono le quote comunitarie per la produzione di 83 tonnellate di zucchero l’anno, che da sole valgono circa 5 milioni di euro, il futuro di 76 dipendenti di un impianto - quello di Termoli - valutato intorno ai 10 milioni di euro ed il futuro stesso della coltivazione delle barbabietole nel Centro Sud.
 
Una situazione di incertezza, quella dello Zuccherificio del Molise, che si sta riversando anche sui lavoratori: “Le Rsu dello Zuccherificio di Termoli hanno chiesto oggi a Campobasso un incontro in Prefettura – dichiara ad AgroNotizie Raffaele Primiani, segretario regionale della Uila Uil.
 
La Sudzucker era da tempo entrata negli affari dello zuccherificio molisano, poiché inizialmente quest’ultimo vantava dei crediti nei confronti dell’azienda tedesca, che li aveva poi compensati, in ordine alla cessione di quote zucchero non prodotte.  L’azienda tedesca ha infine opzionato l’affitto integrale delle quote produttive sul 2016 ed il 2017, per il valore di mercato di 11 milioni. Un affare, visto che in conto contributi comunitari le quote nei due anni ben 10 milioni.
 
Ma alla scommessa finanziaria si affianca quella produttiva: per mantenere le quote è necessario condurre in porto la campagna 2015, fondata sulle bietole prodotte da appena 60 ettari di proprietà della Regione Molise. Sul tavolo dell’amministratore unico della newco Fabio Marone e della curatrice fallimentare della vecchia Spa c’è la decisione, da prendere in queste ore, sul se accendere il vecchio impianto oppure fare fronte ai 20 giorni di campagna con il bluster, un apparato portatile.
 
Mentre resta sullo sfondo il numero uno di Aria Food, Diego Volpe Pasini, che sembra essere rientrato sulla scena per una fornitura di gas e la cessione di contratti di coltivazioni delle bietole.