Si sta avviando a conclusione a Matera la manifestazione degli agricoltori aderenti al sindacato Altragricoltura contro l’Imu agricola.

Nella scorsa notte, provenienti da tre diverse direttrici, 110 trattori si erano messi in moto diretti a Matera, dove sono giunti in mattinata. Alle prime luci dell’alba, altri 17 trattori provenienti dalla provincia di Foggia hanno tentato di convergere verso l’ex stazione ferroviaria del capoluogo lucano, sede dell’appuntamento della manifestazione lucana. I trattori provenienti dalla Capitanata sono stati bloccati dal servizio d’ordine della manifestazione, perché le targhe non erano state consegnate in Questura.

A darne notizia Gianni Fabbris, membro del coordinamento nazionale Altragricoltura e leader del movimento Terre Joniche: “Il governo non ha dato ascolto ai sindaci, ai quali sono state svuotate le casse promettendo loro l’Imu agricola, tassa che non incasseranno, Renzi non ha dato ascolto alle organizzazioni agricole ed ora farà i conti direttamente con gli agricoltori”.
Fabbris ha spiegato il senso della scelta di Matera come luogo della manifestazione contro l’Imu: “I sassi, dichiarati patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, sono il frutto millenario del lavoro contadino di questa terra, un lavoro che una tassa ingiusta rischia di cancellare”.
Per Fabbris “La prova di forza di oggi e la capacità organizzativa espressa prelude alla nascita di un movimento più ampio nel Mezzogiorno contro la politica fiscale di questo governo”.