Un mappatura, in ordine di priorità, delle coltivazioni maggiormente a rischio e dei patogeni potenzialmente più pericolosi; la messa a punto di un modello efficace di analisi del rischio e soprattutto la progettazione di una piattaforma di diagnostica virtuale basata sul web per far fronte in tempi rapidi ad eventuali emergenze.

Sono questi i primi risultati del progetto europeo Plant and food biosecurity (Plantfoodsec) - Network of excellence coordinato dal Centro di competenza per l’innovazione in campo agro-ambientale ed agro-alimentare dell’Università di Torino (Agroinnova), avviato all’inizio del 2011 con lo scopo di creare un network virtuale di livello internazionale per migliorare la qualità e l’impatto della ricerca e della formazione in Europa sui temi connessi alla biosicurezza e in particolare sulla gestione di emergenze causate dall’introduzione accidentale o deliberata di patogeni nelle aree coltivate.

I primi risultati del progetto, giunto a metà del suo percorso (si concluderà, infatti, dopo cinque anni di lavoro, alla fine del 2015), sono stati presentati il 30 agosto a Pechino nel corso dell’International congress of plant pathology 2013.

Partendo dalla considerazione che la diagnosi è l’elemento chiave nella gestione di emergenze legate la biosicurezza, nell’ambito del progetto Plantfoodsec è stata avviata la progettazione di un network virtuale che sfrutta la piattaforma internet e le tecnologie ad essa connesse per mettere in rete gli agronomi, che spesso sono i primi a rendersi conto sul campo di un’emergenza, con i laboratori più all’avanguardia di ogni parte del mondo.

Il sistema, battezzato provvisoriamente con il nome di Eupfsis (Eu Plant and food security information system)è una sorta di “database interattivo”, ovviamente ad accesso riservato, che permetterà agli agronomi di inviare direttamente in tempo reale immagini e video dell’epidemia ai laboratori internazionali più attrezzati, i quali a loro volta potranno attingere ad una enorme quantità di dati messa a disposizione dai vari Istituti sulla piattaforma ed interfacciarsi fra di loro in modo da condurre un’analisi approfondita in tempi rapidissimi e in modo coordinato.
Infatti, come si è visto in passato, purtroppo troppo spesso la gestione di queste situazioni diventa difficile proprio a causa di una carenza nella trasmissione delle informazioni e nel coordinamento tra le autorità, gli Istituti e i laboratori preposti a trattarle. Grazie a Eupfsis sarà invece possibile definire dei livelli di allarme per ciascuna emergenza (locale, regionale, nazionale, internazionale) e di analizzare il problema in modo coordinato ed in tempi rapidi.