Così ha deciso la Commissione europea, facendo seguito al secondo tentativo, infruttuoso, di trovare una maggioranza tra gli Stati membri a favore o contro il provvedimento.
Nessuna maggioranza tra gli Stati membri, decide la Commissione europea
Il bando era stato proposto dall’Esecutivo di Bruxelles a seguito di un parere pubblicato dall’Autorità europea di sicurezza alimentare (Efsa), che identificava una correlazione tra i principi attivi Clothianidin, Thiamethoxam e Imidacloprid presenti nei pesticidi e l’aumento delle morti tra le api e diversi altri insetti impollinatori.
Passata al vaglio delle Capitali, la proposta di divieto non ha raccolto una maggioranza qualificata sufficiente né ad approvare la misura né a respingerla.
C’è comunque da sottolineare che lunedì 29 aprile, al secondo e ultimo tentativo di intesa, gran parte degli Stati membri (15 su 27) si sono detti favorevoli alla proibizione.
Ai tredici che già avevano appoggiato la risoluzione lo scorso mese, si è aggiunta anche la Germania, la cui posizione è rimasta incerta fino all’ultimo.
L’Italia è, invece, tra gli otto Paesi che hanno votato contro la proposta, insieme, tra gli altri, a Gran Bretagna, Austria e Portogallo.
Un voto che, come detto, non ha permesso di raggiungere il consenso né in un senso né nell’altro e ha consentito alla Commissione di decidere autonomamente di portare avanti la propria proposta di divieto.
Gli elementi della sospensione
Il bando, che entrerà in vigore il primo dicembre 2013, è per ora limitato a due anni, ma con possibilità di essere prorogato. Al termine di questo primo periodo di prova, si studieranno infatti gli effetti della sospensione e si valuterà di conseguenza.
I tre insetticidi saranno vietati per tutte le piante - compresi gli alberi da frutto - e le colture che attraggono maggiormente le api, ovvero mais, colza, girasole e cotone. Non potranno essere utilizzati prima della fioritura in nessuna forma (rivestimento delle sementi, granulati per il suolo o spray). Dopo la fioritura, invece, potranno essere usati, così come per le colture in serra e per quelle, come i cereali invernali, che sembrano non avere effetto sulle api.
La reazione della Commissione europea
"Faremo tutto il possibile per assicurare che siano protette le nostre api – così ha salutato il provvedimento il Commissario europeo alla salute e sicurezza alimentare, Tonio Borg – poiché hanno un ruolo vitale per il nostro ecosistema e danno un contributo all'agricoltura europea pari a 22 miliardi di euro all'anno".
La decisione formale sarà adottata dalla Commissione europea solo tra qualche settimana, ma la direzione politica è stata chiaramente indicata.