Troppe ombre si allungano sulla riforma della Pac, ormai vista criticamente da più angolazioni. Tanto che apertamente si parla di un possibile forte ritardo nella sua applicazione, forse sino al 2015. Meglio, verrebbe da dire, visto che comunque tagli ci saranno. Il problema si allontana nel tempo ma non nella sostanza e i periodici del settore agricolo continuano, giustamente, a tenere gli occhi puntati su questo argomento. E' così per “Imprese Agricole” di ottobre che alla riforma della Pac dedica un ampio servizio nel quale dà la parola ad alcuni esponenti della politica agricola italiana, il tutto osservando un rigoroso ordine alfabetico delle organizzazioni rappresentate. Si inizia così dall'Associazione allevatori per terminare con Slow Food. Concludendo che è meglio fare squadra piuttosto che andare a Bruxelles, come spesso accade, in ordine sparso. E' poi il turno di “Agrisole” che nel numero 41 punta il dito sullo sbilancio fra risorse che l'Italia versa alle casse europee e sostegni che Bruxelles ritorna all'Italia come aiuti. Il conto è in difetto, a danno dell'Italia, per almeno 5 miliardi di euro. C'è di che lamentarsi. Ancora “Agrisole”, questa volta nel numero 42, continua a parlare di riforma della Pac commentando l'accordo franco tedesco per sostenere la necessità di conservare immutato il budget finanziario che la Ue destina all'agricoltura.

 

Tra manovre e tasse

Mentre Bruxelles discute della riforma prossima ventura, a Roma l'agricoltura viene coinvolta nelle varie manovre che il Governo licenzia nel tentativo, ancora lontano, di ridare slancio all'economia italiana. Fra un aumento e l'altro dei balzelli che a volte sembrano colpire l'agricoltura più di altri settori, ecco arrivare in porto l'articolo del decreto “liberalizzazioni”, quello targato con il numero 62, che all'insegna della trasparenza dei mercati stabilisce regole certe per il pagamento dei prodotti agroalimentari. Un argomento sul quale si sofferma il mensile “Agricoltura” numero 10 per analizzare come la nuova normativa incide sul settore ortofrutticolo. Per il mondo degli allevamenti interviene “L'Allevatore” numero 18 che all'argomento dedica l'editoriale del direttore Nino Andena. Arriva a conclusione anche l'annosa vicenda del contenuto di frutta nelle bibite, salito dal 12 al 20%, cosa che scontenta (non poteva essere diversamente) i produttori di queste bevande come si può leggere nella lunga intervista al direttore di Assobibe, David Dabiankov Lorini, pubblicata sul mensile “Food”. Tra una manovra e l'altra, è però rimasta lettera morta la più volte annunciata intenzione di cedere ai giovani agricoltori i terreni coltivabili di proprietà dello Stato. La denuncia viene dalle pagine di “Informatore Agrario” numero 38.

 

Frutta e dintorni

Complice il Macfrut che si è svolto a fine settembre, sono numerosi gli “speciali” e gli articoli che la stampa agricola ha dedicato al settore dell'ortofrutta, a iniziare da “Terra e Vita” numero 40 che commentando le conclusioni della manifestazione di Cesena, sottolinea la necessità di trovare nuove formule per dare slancio al settore, puntando su filiere corte e grandi aggregazioni. Un tema sul quale insiste anche “Informatore Agrario” numero 37 per il quale più competitività fa rima con più aggregazione. Che la filiera ortofrutticola sia in affanno lo segnala poi “Agrisole” numero 41 in un servizio dedicato alla conclusione del Macfrut. Un approfondimento sul mercato dei prodotti ortofrutticoli lo si può leggere sul mensile “Food”, dove si mette in evidenza il calo dei volumi, controbilanciato però dalla tenuta dei valori commercializzati, grazie all'aumento dei prezzi. Dagli aspetti di economia a quelli di natura tecnica, sempre nel settore dell'ortofrutta, con “Agricoltura” numero 10 che pubblica gli esiti di una ricerca sulla selezione di nuovi portainnesti per il pero. Sullo stesso numero di “Agricoltura” si può anche leggere un interessante articolo sulle varietà rifiorenti e aromatiche di fragola, sulle quali i tecnici invitano a puntare.

 

Il latte e i conigli

Il mondo degli allevamenti continua ad essere tormentato dall'eterno problema delle quote latte e delle multe, il cui rischio torna ad affacciarsi per la campagna in corso (Informatore Agrario numero 37) e per il prezzo del latte, per il quale si fatica a trovare un punto di incontro fra allevatori e industrie (Agrisole numero 42). In compenso arriva la definitiva approvazione del pacchetto latte come si apprende da “Terra e Vita” numero 41 con il quale prende il via la possibilità per i consorzi di tutela dei formaggi Dop di programmare le produzioni senza incorrere nelle sanzioni dell'Antitrust. A proposito di formaggi Dop, è da segnalare l'intervista che il direttore del Consorzio del Grana Padano, Stefano Berni, ha rilasciato a “Food”, nella quale ripercorre i risultati raggiunti dal Consorzio. Sullo sfondo resta il problema del caro cereali che preoccupa in egual misura, seppure per motivi diversi, allevatori e mangimisti, un argomento sul quale si sofferma “Agrisole” numero 40. Merita poi una lettura il lungo servizio che “Karpos”, uno dei pochi mensili del settore che si può trovare anche in edicola, ha dedicato alla carne bovina, offrendo un quadro del settore sotto il profilo economico e statistico per poi soffermarsi su altri aspetti di interesse gastronomico, come la tenerezza. Interessante infine l'articolo che “L'Allevatore” ha dedicato ad una bella iniziativa per la diffusione a fini umanitari dell'allevamento cunicolo in Uganda. Più che regalare un pesce, regala una canna e insegna a pescare. Un adagio ormai consunto dall'uso, ma vero anche nel caso dei conigli.