"Nel corso del 2011 le difficoltà economiche delle famiglie e la necessità di risparmiare hanno ridotto spostamenti, viaggi e villeggiature. E anche gli agriturismi hanno pagato questa 'crisi della vacanza', con una flessione delle presenze superiore all'8%. Ora il futuro si fa ancora più cupo: la manovra del Governo, attraverso la tassazione degli edifici rurali, taglierà fino al 20% il reddito degli agriturismi, con un aggravio di costi vicino ai 2mila euro per azienda".
Lo sottolinea Turismo Verde, l'associazione agrituristica della Cia, Confederazione italiana agricoltori, in relazione alla pubblicazione del rapporto Istat sugli agriturismi nel 2010.
"Nel corso del 2012 - prosegue l'associazione - moltissime aziende, già oberate dai costi di gestione e costrette a fare i conti con il calo costante di pernottamenti e prenotazioni, saranno costrette a chiudere i battenti, non potendo sostenere una tassazione così elevata. C'è bisogno di correggere al più presto il tiro, anche se la fiducia comincia a mancare, visto che si è persa anche l'occasione del milleproroghe. Gli agricoltori non possono pagare l'Imu per terreni, fabbricati rurali e beni strumentali all'attività agricola. E' una follia che va a colpire non solo 'la dispensa' del Paese, ma anche tutte le attività connesse, come l'agriturismo".
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