"Voglio esprimere il mio più sincero cordoglio alle famiglie delle vittime del batterio E.coli e il mio plauso per la tempestività con cui è stato convocato questo apposito consiglio dei ministri dell'Agricoltura". Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Saverio Romano, intervenuto a margine del consiglio straordinario dei ministri dell'Agricoltura. 

"Ritengo - ha aggiunto Romano - che si debba produrre il massimo sforzo per individuare al più presto l'origine del batterio, anche per porre fine agli inutili allarmismi che stanno coinvolgendo i prodotti più vari. Sono a rischio la nostra salute e, in seconda battuta, la sopravvivenza dei nostri produttori, penalizzati da un atteggiamento, comprensibilmente difensivo, da parte dei consumatori". 

"Dobbiamo prendere provvedimenti, anche economici, che - ha spiegato il ministro - consentano ai nostri produttori di superare una crisi che è stata indotta anche dal clamore di questa vicenda. Per questo abbiamo proposto il risarcimento per intero dei prodotti ritirati dal mercato e chiesto che non riguardi solo cetrioli, pomodori e insalata, come proposto dalla commissione, ma anche zucchine e peperoni, allargando il ventaglio dei prodotti agricoli coinvolti".  

"Altro punto non trascurabile – ha specificato Romano - è la necessità di ridurre la forbice fra gli agricoltori che fanno parte delle Aop e tutti gli altri".

"In tutto questo è fondamentale chiarire ai nostri consumatori che la frutta e gli ortaggi italiani sono tutelati da un sistema di controlli che li rendono sicuri. Ci troviamo di fronte a un calo delle vendite che si aggira intorno al 20%. Dal punto di vista economico, invece, ad oggi il danno ammonta a una cifra compresa fra i 50 e i 100 milioni di euro, ma se si dovesse mantenere questo stato di incertezza il calo delle esportazioni comporterà un'ulteriore diminuzione dei prezzi, dovuto all'aumento dei prodotti che rimarrebbero invenduti. Provocando così una crisi del mercato ortofrutticolo di cui la nostra agricoltura non ha certamente bisogno". 

"Data l'origine ancora incerta dell'E. coli - ha concluso Romano - ho chiesto ai miei colleghi di affrontare nel prossimo consiglio Ue ordinario la questione dell'estensione dell'etichettatura d'origine e della tracciabilità a tutti i prodotti alimentari".