La Banca centrale europea ha alzato i tassi d'interesse di un quarto di punto, portandoli all'1,25%. Rialzati dello 0,25% anche i tassi di deposito e quelli marginali.
E' la prima stretta monetaria varata dal consiglio direttivo da metà del 2008 ed era ampiamente prevista dal mercato.
La Bce ha aumentato anche il tasso marginale, dall'1,75% al 2%, e ha fissato quello sui depositi allo 0,5%.
La decisione della Bce di alzare i tassi, riflette le "attuali condizioni molto accomodanti" della politica monetaria, ha detto il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet.
"Il caro-petrolio e l'aumento del costo del denaro deciso dalla Bce, Banca centrale europea sono una 'miscela esplosiva' per l'agricoltura italiana. La crescita dei costi di produzione ed il rialzo delle tariffe energetiche, dovute ai rincari del greggio, insieme al 'ritocco' in su dei tassi d'interesse, rappresentano un colpo durissimo per le imprese del comparto, che pagheranno un conto salatissimo".
Lo sottolinea la Cia, Confederazione italiana agricoltori in un comunicato nel quale commenta la decisione della Bce che, stima la confederazione, insieme agli aumenti del prezzo del greggio, causerebbe un "aggravio complessivo per il settore primario, nella media del 2011, di 2,5 miliardi di euro".
"Il carburante agricolo - spiega la Cia - che oggi è stabile sopra l'euro al litro, dovrebbe crescere in media d'anno del 20%, comportando una spesa insostenibile per gli agricoltori. Ma gli effetti dei rincari del greggio - prosegue l'associazione agricola - potrebbero incidere anche sul costo dei mangimi (+25%), dei concimi (+15%), delle sementi (+5%) e degli antiparassitari (+6%). Anche per il lavoro conto terzi le imprese agricole dovrebbero pagare il 10% in più".
"Stesso discorso - aggiunge la Cia - per le tariffe energetiche: la bolletta dell'elettricità potrebbe salire fino all'8% e quella del gas tra il 2 ed il 4%. Quanto alle conseguenze del rialzo del costo del denaro sulle imprese agricole - conclude la Cia - a fine 2011 il ritocco sui tassi di interesse potrebbe significare un aumento di quasi 500 milioni di interessi passivi sui finanziamenti di medio e lungo periodo".
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Fonte: AgricolturaOnWeb