"Il ripetersi di emergenze alimentari, come l'ultima legata al latte e alle uova alla diossina, rende di vitale importanza garantire la trasparenza dell'informazione sui prodotti alimentari per un Paese come l'Italia che è grande importatore di materie prime". 

E' quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare positivamente l'annuncio del ministro delle Politiche agricole, Galan, dell'approvazione definitiva della legge sull'etichettatura d'origine, prevista per il prossimo 12 gennaio. 

"Una legge nazionale - sottolinea Marini - che dovrà tamponare una carenza comunitaria sull'etichettatura che oggi più che mai si dimostra clamorosamente incomprensibile". Il via libera all'indicazione obbligatoria dell'origine è fortemente sostenuta dalla Coldiretti e da praticamente la totalità dei consumatori, come testimonia anche un sondaggio di Coldiretti-Swg secondo il quale il 97% degli italiani considera necessario che debba essere sempre indicato in etichetta il luogo di provenienza della componente agricola contenuta negli alimenti. 

Cia: 'Diossina, controlli senza psicosi!'

"Giusto mettere in campo tutte le forze  per i controlli e le verifiche sulla eventuale presenza di diossina negli alimenti. Tutte le tutele per i consumatori sono imprescindibili, ma il caso dei prodotti tedeschi, soprattutto uova, contaminati da diossina non deve minare la sopravvivenza economica di chi produce qualità in Italia, la nostra agricoltura e l'intero sistema agroalimentare. Tra allarmi Bse, aviaria, diossina e "mozzarella blu" il mondo agricolo italiano ha già contato perdite per oltre 5 miliardi di euro".

Ad affermarlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori che ricorda come tutti gli allevamenti nel nostro Paese mantengono un alto standard qualitativo e che le importazioni dalla Germania sono poche e ben tracciate.

"Questa nuova vicenda, spinta da inutili e dannosi allarmismi, rischia - prosegue la Cia - di causare disorientamento tra i consumatori. Un effetto psicosi, che appare oggi oggettivamente infondato, provocherebbe un danno incalcolabile per il settore primario che già vive una congiuntura particolarmente negativa. In Italia non c'è alcun pericolo, mentre i nostri allevamenti – ribadisce la Cia - sono sicuri e sottoposti a rigidissimi controlli e le produzioni dei produttori italiani sono di qualità e seguono un disciplinare molto rigoroso. Non solo. L'indicazioni d'origine, che è d'obbligo per carne, uova, pollame, olio d'oliva, latte fresco, miele e ortofrutta, è una garanzia molto importante e permette di fare scelte oculate".

Confagricoltura: "I consumatori vogliono certezze immediate'

"I consumatori si attendono garanzie immediate sulla salubrità dei prodotti alimentari in vendita. Non quello che si dovrà fare, ma quello che si sta facendo. Dobbiamo dire loro che il sistema attuale dei controlli degli alimenti è assolutamente affidabile; tutto il resto non conta". 

Lo sottolinea il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni che ritorna sul "caso diossina in Germania".

"L'etichettatura, che Confagricoltura chiede che venga regolamentata a livello europeo e su cui la Commissione ed il Parlamento europei stanno lavorando, è importante - afferma Vecchioni - nell'ottica della trasparenza e della corretta informazione dei consumatori. Ma non è stata ancora varata. C'e' però un sistema di controlli avviato all'indomani della vicenda Bse che, a quanto ci dicono le Autorità sanitarie europee, tedesche e italiane, sta funzionando a dovere. Si basa sulla tracciabilità che è anche rintracciabilità delle singole partite contaminate che permette di individuare, circoscrivere e fronteggiare le situazioni anomale".