Nove persone sono state arrestate e portate in carcere, 21 sono detenute ai domiciliari ed una è stata sottoposta all'obbligo di dimora. E' questo il bilancio dell'operazione 'Migrantes' compiuta dagli agenti della squadra mobile di Reggio Calabria, dai carabinieri e dai militari della Guardia di finanza contro il caporalato a Rosarno. Tra le persone destinatarie dell'ordinanza di custodia cautelare ci sono anche alcuni extracomunitari. Le indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Palmi, e scattate nelle ore successive alla rivolta degli immigrati di Rosarno, hanno accertato l'esistenza di un'organizzazione criminale che si occupava di reclutare e sfruttare gli immigrati.
Coldiretti e Cia soddisfatte per l'operazione
"E' necessaria una presenza continua e forte dello Stato e una piena responsabilità di tutte le forze sociali per liberare dalla malavita organizzata un territorio che offre produzioni da primato per il Made in Italy". E' quanto ha affermato il presidente della
Coldiretti Sergio Marini nell'esprimere apprezzamento per l'operazione delle forze dell'ordine a Rosarno per tutelare i lavoratori immigrati.
"Lo sfruttamento degli immigrati da parte della criminalità organizzata per i lavori nei campi è un fenomeno grave, odioso e vergognoso che va contrastato con grande fermezza". E' quanto afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori in merito all'operazione condotta a Rosarno e legate alla rivolta del gennaio scorso. La Cia torna a sollecitare il governo ad aprire un tavolo di confronto sul problema dell'immigrazione illegale in agricoltura, e sottolinea che nel suo codice etico c'è un preciso articolo contro lo sfruttamento e il lavoro nero e ribadisce tutto il suo impegno affinchè si contrastino con la dovuta efficacia fenomeni di questo genere.