Ancora riflettori puntati sulle quote latte dopo la protesta dei trattori e il passaggio parlamentare del decreto 'aumenta-quote'. Di questo argomento si sono occupati molti giornali a iniziare da “Il Mattino di Padova” del 4 marzo che ha messo in evidenza come questa vicenda abbia visto ancora una volta gli agricoltori in lite fra loro ancor prima che con il “Palazzo”. Un segno di quanto l'unità sindacale sia ancora distante. Del tema quote si occupa anche “Famiglia Cristiana” in edicola il 5 marzo che con il titolo (azzeccato) “Latte acido” pubblica un approfondito servizio su questa vicenda. Attenti però ai “numeri” perchè il settimanale ha fatto un po' di confusione (è un peccato veniale) fra euro e lire nel conteggiare le multe. Nello stesso giorno inizia anche la discussione al Senato, e le prime anticipazioni vengono riportate da molti quotidiani, come “Italia Oggi”, che si sofferma sull'aumento del budget per il settore latte e “La Padania” che sottolinea il buon lavoro fatto dal ministro Zaia. Di diversa opinione “l'Unità” del 6 marzo, che dà all'opposizione il merito dei miglioramenti introdotti nel decreto. Come sempre, spetta poi ai lettori farsi una propria idea (se possibile) dei fatti. Un aiuto in questa direzione arriva da “Il Sole 24 Ore” con un riepilogo delle più importanti modifiche apportate al decreto. Interessante e fuori dal coro è un articolo pubblicato da “Liberal” del 6 marzo che si occupa di Giovanni Robusti, nome balzato alle cronache ai tempi delle barricate dei Cobas e che questa nuova vicenda delle quote latte ha fatto tornare alla mente. Altro articolo “curioso” arriva dalle colonne di “Libero” che, se vero, dovrebbe far tremare i polsi a quanti (molti) hanno responsabilità in tema di politica agricola. Secondo il quotidiano diretto da Feltri, infatti, negli ultimi 17 anni la produzione di latte italiana non ha mai superato la quota imposta da Bruxelles. Dunque le multe non sono (meglio, non sarebbero) dovute. Ma il vero nemico, come riporta “Il Resto del Carlino” del 9 marzo, non sono le quote e le multe, ma il prezzo di mercato del latte, che continua a scendere.

 

Sos dalle macchine agricole

Non solo latte al centro delle cronache, ma anche le macchine agricole, in difficoltà non meno delle auto, ma “dimenticate” dagli interventi anticrisi. E' questo il messaggio della lettera che il presidente dell'Unacoma (l'unione dei costruttori macchine agricole) ha inviato al presidente del Consiglio dalle pagine di alcune giornali fra i quali “Il Sole 24 Ore” del 5 marzo. Un appello raccolto anche dal presidente della Cia che dalle colonne di “Italia Oggi” interviene chiedendo la “rottamazione” anche per le macchine agricole. Che servano incentivi per il settore lo si può leggere anche il giorno seguente su “Il Sole 24 Ore” che torna sull'argomento ricordando che il settore occupa ben 35mila addetti. Sulla stessa lunghezza d'onda “Libero” del 10 marzo, che in un'intervista al presidente di Unacoma, sottolinea il calo delle vendite di macchine agricole che si è registrato in questi ultimi mesi.

 

L'ortofrutta chiede aiuto

Toni allarmati anche per il settore ortofrutticolo, come riporta “Il Resto del Carlino” del 9 marzo, dove ai buoni livelli produttivi fa riscontro un consumo insufficiente che obbliga a guardare con attenzione all'export. Il tema dell'export è l'argomento ripreso anche da “Italia Oggi” del 4 marzo che dedica un servizio alle opportunità offerte dai mercati dell'Africa. Che sia necessario puntare sull'export (piuttosto che sul “chilometro zero”) lo afferma anche Paolo De Castro in un'intervista pubblicata su “La Provincia” di Cremona in edicola l'8 marzo. Un po' di ottimismo per il settore ortofrutticolo arriva dalle pagine de “La Nuova Ferrara” del 10 marzo, che riportando le conclusioni di un incontro fra i rappresentanti di questa filiera afferma che la crisi del settore può essere superata.

 

Il vino, oasi felice

Il vino, a dispetto degli altri comparti, continua a macinare buoni risultati. E' dell'8 marzo la notizia pubblicata su “Libero” che il settore ha fatto segnare un +7% negli acquisiti di prodotti a denominazione. La crescita nel comparto del vino è registrata anche da “Giornale Piemonte” che il 4 marzo pubblica una dettagliata analisi del settore che in Piemonte ha un'importanza tutt'altro che trascurabile. A spingere sui consumi, ma non sull'acceleratore dell'auto, è il ministro Zaia che propone di abbassare la soglia alcolica, oggi troppo severa, per chi si mette al volante. Se ne discute su “Libero” del 10 marzo. Dalle colonne de “Il Tempo” è ancora Zaia che annuncia una sua nuova iniziativa, “Il frigorifero degli orrori”, dove ha raccolto le imitazioni del made in Italy nel mondo e che presto ci farà conoscere. La curiosità non manca, staremo a vedere.