La caccia alle streghe è riaperta. Basta sfogliare “Repubblica” del 13 febbraio per rendersene conto. “Non c'è più la frutta di una volta”, così titola il quotidiano riportando i dati di uno studio britannico secondo il quale il tenore in vitamine e altri nutrienti della frutta sarebbe quasi azzerato dai trattamenti e dalla coltivazione intensiva. Sempre su “Repubblica” si può leggere su questo argomento il parere del  fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, secondo il quale “l'agricoltura è rovinata dalla chimica”. Ma lasciamo Petrini con le sue convinzioni, per leggere l'articolo ospitato da “Panorama” in edicola il 13 febbraio, che in tema di qualità delle produzioni agricole punta l'attenzione sul ruolo che gli agricoltori si sono assunti nel salvaguardare alcune varietà di vegetali e di animali altrimenti a rischio di estinzione. A fianco di queste lodevoli iniziative, che sfidano e vincono le leggi del mercato, si registra però la “sconfitta” di tanti imprenditori agricoli costretti a gettare la spugna. Sono almeno 20mila, come si può leggere su “Il Sole 24 Ore” del 16 febbraio le aziende che non hanno retto agli aumenti dei costi produttivi e di quelli sociali che hanno inasprito il costo del lavoro. Ma per la crisi dell'agricoltura, a differenza di quanto avviene per l'industria, non sono previsti aiuti. E' questa la denuncia che viene dalle pagine de “La Libertà” dell'11 febbraio, cui fa eco “Italia Oggi” che nei giorni seguenti sottolinea come siano stati trascurati i trattori dai benefici previsti per la rottamazione. Va meglio invece per il settore cooperativo che si vede premiato dal fisco, come si può leggere su “Italia Oggi” del 14 febbraio. In tema di tasse arriva anche la positiva notizia, riportata da “Italia Oggi” del 13 febbraio, che i fabbricati rurali sono esonerati dal pagamento dell'Ici, ma bisognerà attendere il via libera anche da parte della Camera, come riporta il “Messaggero Veneto” del 16 febbraio, per l'approvazione definitiva. Note positive anche sul fronte finanziario, con la nascita di Agriventure, società che fa capo ad importanti istituti di credito e la cui finalità, come riporta “Italia Oggi” dell'11 febbraio, è quella di finanziare le imprese agroalimentari. Inducono all'ottimismo anche i dati relativi ai prodotti Dop, il cui consumo regge nonostante i venti di crisi, come documenta “Il Sole 24 Ore” del 17 febbraio.

 

Cereali e dintorni

Notizie interessanti, in questi giorni, anche in tema di produzioni cerealicole con le prime stime per la produzione di soia e mais che si prevede in calo. Tutta colpa, come scrive “Il Sole 24 Ore” dell'11 febbraio, dell'ondata di siccità che ha colpito Argentina e Brasile, due “big” della produzione mondiale di queste derrate. Aumenterà invece la produzione delle risaie italiane, come riportano le previsioni formulate dall'Ente Risi, pubblicate su “La Provincia Pavese” del 12 febbraio. In crescita anche la produzione di pomodoro, merito secondo “La Gazzetta di Parma” del buon lavoro sin qui svolto in questo comparto dall'interprofessione. Intanto nella Ue si consuma l'ennesimo strappo sul tema degli Ogm. Ne dà notizia “Italia Oggi” del 17 febbraio commentando il diniego di Francia e Grecia sull'impiego del mais Ogm.

  

Vino e olio

Non si ferma la buona stagione del vino sui mercati d'Oltreoceano, con le nostre bottiglie che mietono successi a Miami e Palm Beach, come si può leggere su “Affari e Finanza” del 16 febbraio. Dei successi del vino italiano negli States si occupa anche “Il Giornale” del 12 febbraio, che torna sull’argomento già affrontato nella settimana scorsa a proposito del “sorpasso” italiano sui vini francesi. Ma poi arriva nello stesso giorno “Il Campanile” che a sorpresa (e contrariamente a quanto affermano gli altri giornali) parla di un “crack” finanziario del vino italiano proprio negli Usa. Nessun dubbio invece per il Brunello targato 2004, che si preannuncia come una annata da cinque stelle, secondo quanto afferma “Il Sole 24 Ore” del 13 febbraio.

Nessuna schiarita per i problemi dell’olio, come riferisce la “Gazzetta per il Mezzogiorno” che invoca l’intervento del ministro Zaia per risollevare le sorti del settore. Molte speranze sono anche riposte sul piano triennale, sempre che le Op del settore siano riuscite ad inviare per tempo ad Agea i progetti per accedere ai finanziamenti della Ue, argomento del quale si occupa “Italia Oggi” del 14 febbraio.

  

Ancora le quote latte

Sul fronte degli allevamenti si continua ancora a discutere su come sarà distribuito l’aumento delle quote latte che la Ue ha concesso all’Italia. Se ne occupa anche “Il Giornale di Sicilia” dell’11 febbraio lamentando la discriminazione che gli allevatori dell’Isola avrebbero subito. Dal Sud al Nord, anche l”Arena” dello stesso giorno fa sapere ai suoi lettori che da Verona arriva una bocciatura nei confronti del decreto con il quale si dettano le norme per distribuire questo aumento. Dalle colonne de “La Provincia” di Cremona arriva la notizia che gli allevatori hanno persino istituito un “presidio” per manifestare il loro dissenso. Del presidio degli allevatori se ne parla anche su il “Corriere della Sera” del 16 febbraio, a sottolineare il malessere degli allevatori che hanno rispettato sino ad oggi le regole sulle quote latte e ai quali non verrebbe riconosciuto alcun beneficio. Sulla stessa tesi ritorna anche “La Provincia” di Cremona il 17 febbraio con un ampio servizio sul presidio allestito dagli allevatori in segno di protesta.

Lontani dai problemi del latte e delle quote, gli avicoltori possono invece salutare con soddisfazione i buoni risultati che il settore ha conseguito dopo le sfortunate vicende dell’influenza aviare. Se ne parla su “Avvenire” del 12 febbraio e poi su “Il Giorno” del 15 febbraio, prendendo spunto dall’iniziativa “sapori con le ali” (ne parla anche Agronotizie di questa settimana) con la quale si promuovono le carni avicole nei migliori ristoranti.