Occorre vigilare affinchè l'ondata di maltempo con l'arrivo del gelo non diventi la scusa per speculare sui prezzi di alimenti essenziali per la dieta dei cittadini in un momento di difficoltà economica per le imprese ed i consumatori.
E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare le rilevazioni del Codacons sui banchi di vendita di Milano e Roma dove e' stato registrato un rialzo dei prezzi tra il 5 ed il 10%. Non appaiono giustificati rincari elevati e generalizzati dei prodotti ortofrutticoli al consumo per effetto dell'abbassamento delle temperature in particolare se riguardano prodotti già raccolti da tempo come mele, pere, kiwi, arance e clementine che, sottolinea la Coldiretti, sono peraltro un ottimo alleato della salute per affrontare il grande freddo.

Peraltro, con i prezzi della frutta e verdura che aumentano in media di tre volte secondo l'Antitrust nel passaggio dal campo alla tavola, bisogna evitare, sostiene la Coldiretti, che variazioni di pochi centesimi alla produzione si trasformino in euro di aumento al consumo.

Anche la Cia lancia l'allarme speculazione
'Sono ingiustificati i rincari al consumo dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli', questo è il parere della Cia (Confederazione italiana agricoltori). L'organizzazione agricola esprime preoccupazione per le speculazioni che possono nascere in conseguenza alle avverse condizioni climatiche che stanno colpendo il nostro Paese. 'Al momento', ricorda, 'non possono esserci aumenti soprattutto per la frutta (mele, pere, kiwi, arance, clementine), già raccolta da tempo'. 
Il gelo ha colpito, segnala la Cia, il settore degli ortaggi, ma solo quelli nei campi a cielo aperto, dove le temperature rigide hanno messo a dura prova diverse coltivazioni. Al momento si registrano, in particolare, danni per alcuni tipi di insalate e di cicoria, per i broccoli, per i carciofi, cavolfiori e carciofi. Alla produzione si segnalano soltanto alcuni marginali incrementi per alcuni colture (insalate, carciofi, radicchio, zucchine), che, però, non dovrebbero portare lungo la filiera ad incrementi vertiginosi. Si dovrebbero avere, quindi, aumenti di carattere fisiologico, dovuti a questo periodo dell’anno caratterizzato dal maltempo. Forti rincari sarebbero alimentati unicamente da pure spinte speculative. Per questo motivo la Cia invita a fare molta attenzione e chiede alle autorità competenti di attivare controlli che impediscano rincari del tutto ingiustificati.