Settimana concentrata su due eventi, quella appena trascorsa, l’annuale meeting di Coldiretti che come vuole tradizione si celebra nella bella cornice di Cernobbio sul lago di Como, e la Fiera Internazionale del bovino da latte che ha aperto i battenti a Cremona giovedì 23 ottobre per chiuderli la domenica successiva. Tutte occasioni “ghiotte” da parte dei giornali per affrontare i temi dell’agroalimentare.

Iniziamo allora da “Italia Oggi” del 18 ottobre che riportando i dati di un rapporto realizzato da Coldiretti e Swg, fotografa i cambiamenti che la crisi economica ha indotto nel comportamento di acquisto di generi alimentari da parte degli italiani. E fra i numerosi dati, spicca lo spostamento delle preferenze dalla carne di manzo a quella di pollo.  Colpa della crisi economica, secondo quanto afferma “Avvenire” dello stesso giorno, che ha cambiato le abitudini alimentari di un italiano su quattro. Ma non aumenta solo il consumo di carni avicole, anche i formaggi stanno riscuotendo i favori del consumatore, come sottolinea il presidente di Assolatte dalle pagine di “Italia Oggi”del 18 ottobre. Mentre le difficoltà di mercato fanno migrare i consumi da una parte all'altra, si confermano invece le buone performance delle nostre esportazioni dei prodotti alimentari di qualità, come si può leggere su “Il Sole 24 Ore” del 21 ottobre, che riporta alcuni dati raccolti in occasione del Sial di Parigi, il salone francese dedicato all'agricoltura e all'alimentazione. che si è chiuso giovedì 23 ottobre.  Giusto in tempo per l’apertura di un altro grande evento dedicato all’agroalimentare, il Salone del gusto di Torino, al quale dedica ampio spazio “La Stampa” del 23 ottobre che fra l’altro ricorda agli italiani quanto sia poco opportuno mangiare ciliegie a Natale.

 

Il cibo a Torino...

Il salone torinese dedicato al cibo ha raccolto l'attenzione di molti giornali, merito forse del contemporaneo svolgimento di Terra Madre attraverso la quale gli organizzatori della manifestazione hanno voluto rappresentare le mille anime e i mille volti del lavoro nei campi ai quattro angoli del pianeta. Al Lingotto, sede del quartiere fieristico torinese si è data appuntamento “L'onu del cibo da salvare”, come titola “La Repubblica” del 24 settembre, mentre dalle colonne de “L'Unità” si annuncia che “l'agricoltura salverà il mondo”. Da segnalare l'articolo che compare su “Il Manifesto” che a fianco dei commenti sul salone torinese riporta un approfondimento sulle “comunità del cibo”, alle quali va il merito di valorizzare talune produzioni locali sparse nel Mondo.


...e il latte a Cremona

Altro protagonista della settimana è il latte, complice l’appuntamento con la 63esima edizione della Fiera  Internazionale del bovino da latte a Cremona. E già ad inizio settimana si apre sui giornali un contraddittorio a distanza che vede protagonista l’ex ministro dell’Agricoltura Paolo De Castro che dalle pagine di “Italia Oggi” del 18 ottobre commenta, con numerosi spunti critici, le iniziative del suo successore in tema di latte e non solo. Arriva poi la voce del presidente di Aia (associazione italiana allevatori) che dalle colonne di “Italia Oggi” del 18 ottobre indica nella qualità la strategia sulla quale insistere. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Antonio Piva (nella duplice veste di vice presidente di Unalat e presidente di Cremonafiere) che sempre su “Italia Ogg” sottolinea che il se il latte italiano costa di più è perché ha caratteristiche di qualità eccellenti. Ed è ancora Antonio Piva, ma questa volta da “La Stampa” del 19 ottobre, ricorda i nodi cruciali del latte, quote in testa il cui aumento potrebbe anche avere ripercussioni negative sul prezzo alla stalla. E che sull’aumento delle quote latte i pareri siano discordi lo mette in evidenza anche “Il Corriere della sera” del 21 ottobre, con un titolo che la dice lunga: ”Aumentare le quote? C’è già troppo latte”. Ma se anche ci saranno più quote, nessuna sanatoria è in vista per le multe, come conferma il ministro Zaia attraverso la penna di Alessandro Mastrantonio su “Il Sole 24 Ore” del 23 ottobre

 

Riso e tulipani

I riflettori puntati su Cremona non hanno fatto dimenticare gli altri argomenti di attualità a iniziare dalle difficoltà che sta incontrando il riso, ormai alle fasi conclusive del raccolto, con un calo produttivo che “La Stampa” del 19 ottobre indica in ben 1,5 milioni di quintali. “La Gazzetta del Mezzogiorno” fa invece il punto sulle semine, evidenziando le incertezze degli agricoltori sulle scelte da farsi sulle principali colture, grano e barbabietole in testa. Notizie poco incoraggianti anche per il Pecorino Romano, per il quale si sta affacciando una situazione di crisi, come riporta “Nuova Sardegna”, in parte dovuta agli sconvolgimenti dei mercati finanziari.

Problemi del tutto diversi stanno mettendo in difficoltà i floricoltori olandesi, come si apprende da “La Stampa” del 22 ottobre. C’è infatti preoccupazione per la salute dei tulipani dopo che una normativa della Ue si pone l’obiettivo di impedire l’uso di alcune molecole impiegate nella lotta ad alcune temibili patologie che colpiscono queste liliacee.