Dal mantello bianco e il naso e le mucose nere, le corna corte dalla punta scura, la chianina è una razza molto versatile, allevata tradizionalmente in stabulazione fissa, ma anche allo stato semibrado, in passato era usata anche come bestia da tiro e oggi apprezzatissima per la sua carne, di cui deve essere fatta la famosa bistecca alla fiorentina, per poter essere considerata veramente tale.
Così per due fine settimana, quello del 25-27 maggio e dell'1-3 giugno, si sono succedute iniziative dedicate alla valorizzazione e alla scoperta di questa razza bovina, con rievocazioni storiche, visite agli allevamenti, percorsi cicloturistici, convegni e, ovviamente, cene e degustazioni.
Una rassegna, organizzata dagli Amici della chianina in collaborazione con il comune di Sinalunga e il Consorzio di tutela del Vitellone Bianco dell'Appenino centrale, con sede principale a Bettolle ma dislocata anche in altri comuni aretini e senesi della vallata.
Come ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura Marco Remaschi la chianina è uno dei grandi ambasciatori del mondo rurale e della gastronomia Toscana nel mondo. E metterla al centro di una manifestazione così ricca e articolata è un'idea giusta e vincente perché consentirà di valorizzare questa preziosa e antica razza bovina proprio nel suo territorio, consentendo a un pubblico vastissimo di conoscere da vicino e di apprezzare le qualità culturali, artistiche e gastronomiche di tutta l'area.
Una visione ribadita anche da Giovanni Corti, presidente degli Amici della chianina, che vede nella manifestazione dei giorni scorsi un motore per lo sviluppo socio-economico dell'intero territorio, collegandosi a tantissimi settori: quello enogastronomico legato all'alimentazione, quello rurale-agricolo legato a tanti allevatori e produttori, quello culturale legato alla storia della zona, quello turistico legato alla scoperta lenta e sostenibile di una vallata piena di ricchezze.
Ora l'appuntamento è rinnovato al prossimo anno per la quindicesima edizione.
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Fonte: Regione Toscana