Il complesso della malattia respiratoria bovina (BRD) è una “patologia di gruppo” molto contagiosa, per definizione polifattoriale, sostenuta da agenti patogeni diversi, virali e batterici, ed è caratterizzata da quadri clinici a rapida evoluzione nonché spesso da infezioni profonde del tessuto polmonare.
Ad oggi la BRD è considerata una delle patologie più economicamente significative nell’allevamento del bovino da latte poiché le affezioni respiratorie rappresentano:
 
  • la seconda causa di morte dei vitelli da 0 a 6 mesi, dopo la diarrea;
  • la causa del rallentamento delle performance di crescita e della presenza in allevamento di soggetti con lesioni polmonari croniche, questi finiscono infatti per essere riformati durante il periodo di crescita/fecondazione e non entrano perciò in produzione;
  • la gran parte dei costi in medicinali, sia per la prevenzione sia per la terapia.
Il maggior tasso di insorgenza delle patologie respiratorie si registra nel periodo che va dalla nascita ai sei mesi di età e in gran parte può essere attribuito ad errori di gestione; tra questi rientrano una scorretta somministrazione di colostro alla nascita oppure la commistione in gruppo di vitelli appena nati, due fattori che espongono precocemente i vitelli al rischio di contrarre la malattia.

Sprayfo informa che per avere vitelli sani è fondamentale attuare un corretto management del colostro quanto saper individuare e controllare quei fattori di rischio che possono favorire l’insorgenza della BRD:
 
  • minimizzare lo stress pre- e post-svezzamento;
  • assicurare ai vitelli un ambiente ben ventilato in assenza di correnti;
  • mettere a disposizione un luogo per la stabulazione pulito, asciutto e comodo;
  • somministrare adeguatamente l’alimento e l’acqua.
Analizzando più nel dettaglio il “fattore ambiente” si possono riconoscere tre punti chiave su cui intervenire per ridurre i fattori di rischio e ottimizzare la sanità dell’apparato respiratorio del vitello:
 
  • porre dei divisori tra i vitelli per limitare il contatto diretto e dunque il trasferimento dei patogeni tra un vitello malato e uno sano;
  • assicurare la stabulazione in un ambiente ricco di paglia; è importante assicurare al vitello, soprattutto durante i mesi più freddi, un ambiente che gli permetta di mantenere la temperatura corporea senza utilizzare le scarse riserve di energia con cui nasce, essenziali invece per lo sviluppo del sistema immunitario. Se i vitelli crescono in un ambiente idoneo, la prevalenza della BRD in vitellaia diminuisce. Ciò può essere correlato al fatto che il vitello è in grado di mantenere il suo sistema immunitario invece che spendere le riserve di grasso per mantenere l’omeostasi termica;
  • mantenere una bassa carica batterica all'interno della vitellaia; un aumento della carica batterica totale è direttamente associato all’aumento della diffusione di malattie respiratorie all’interno della vitellaia. Infatti, sebbene la maggior parte dei batteri presenti nell’aria non sia patogena, una continua esposizione cronica può essere un peso per le difese dell’apparato respiratorio soprattutto se correlata a cattive condizioni di stabulazione (non solo le strutture e la scarsa ventilazione, ma anche, ad esempio, il sovraffollamento).

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