Dal mese di luglio la carne in vendita nei banchi dei supermercati potrà riportare l'indicazione 'vitello' o 'carne di vitello' solo se ottenuta da animali macellati sotto gli otto mesi mentre si dovrà chiamare di 'vitellone' o 'carne di vitellone' se proviene da bovini di età compresa tra gli 8 ed i 12 mesi.
Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che l'importante novità mette fine all'inganno della vendita di carni di bovini di età diversa importate e vendute con la stessa denominazione ed è prevista dal Regolamento CE N.566/2008 in vigore dal primo luglio.
'Se le carni provengono da animali di peso superiore ai 300 chili dovranno', precisa la Coldiretti, 'essere commercializzati come bovino adulto e come tali dovranno essere etichettati. Si tratta', sottolinea la Coldiretti, 'di una misura che garantisce trasparenza di mercato per gli allevatori e i consumatori italiani per i quali gli acquisti di carne di vitello rappresentano una componente consistente della spesa. Il regolamento', continua la Coldiretti, 'consente una netta distinzione tra la carne di vitello e le altri carni e valorizza i sistemi di allevamento nazionali rispetto alle importazioni dall'estero. Un passo in avanti importante sulla strada per la trasparenza dell'informazione ai consumatori che nel settore delle carni bovine si è iniziata a percorrere dopo l'emergenza BSE 'mucca pazza' che ha portato', conclude la Coldiretti, 'all'introduzione dell'obbligo di indicare in etichetta l'origine degli animali allevati'.