Il crollo dei mercati finanziari oltre a far segnare il record del petrolio ha spinto al massimo storico anche le quotazioni di soia che rappresenta una importante fonte per l'alimentazione degli animali negli allevamenti e fanno dunque schizzare alle stelle i costi di produzione di carne e latte nelle stalle. E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che la soia ha toccato per la prima volta 16,2275 dollari a bushel prima di chiudere a 16,09 (oltre 38 centesimi di euro al chilo) per le consegne a novembre al Chicago Board of Trade.
'Le quotazioni della soia', sottolinea la Coldiretti, 'sono aumentate a causa delle notizie negative sugli effetti dell'alluvione nel Midwest e delle previsioni dell'Usda (il dipartimento statunitense dell'Agricoltura) che ha reso noto un sondaggio secondo il quale gli agricoltori hanno seminato al momento solo il 70% delle coltivazioni previste, il livello più basso degli ultimi 12 anni. In aumento', precisa la Coldiretti, 'sono anche i prezzi di grano e mais. Contro le speculazioni che dall'inizio dell'anno hanno bruciato 60 miliardi di euro solo per il grano a causa degli andamenti altalenanti della borsa merci di Chicago, l'Unione europea', sostiene il presidente della Coldiretti Sergio Marini, 'deve garantirsi una propria riserva strategica di prodotti alimentari di base per stabilizzare il mercato interno e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti al giusto prezzo per imprese e consumatori. Serve', ha concluso Marini, 'una gestione attenta delle scorte alimentari che possa fronteggiare le situazioni di carenza di prodotto negli scambi internazionali'.