Il Comitato etico dell'Unione europea ha espresso i propri dubbi sui cibi da animali clonati sostenendo che 'al momento il Gruppo Europeo sull'etica non vede motivi convincenti per giustificare la produzione di cibo da animali clonati o da loro prole'. Lo rende noto con soddisfazione la Coldiretti nel sottolineare che l'atteso parere arriva proprio nel giorno della festa di Sant'Antonio, considerato il patrono degli animali domestici che tradizionalmente vengono benedetti nelle case e nelle stalle di campagna, ma che quest'anno sono giunti fino a piazza San Pietro dove è stata celebrata la messa alla presenza di mucche, pecore, maiali e galline. Considerato 'l’attuale livello di malattie e di problemi di salute negli animali clonati, il gruppo etico' - riferisce la Coldiretti - 'ha dubbi sul fatto che la clonazione animale per scopi alimentari sia giustificata eticamente. Peraltro, se nel futuro gli alimenti derivanti da animali clonati verranno introdotti sul mercato europeo vengono raccomandati dal Gruppo etico il rispetto di molteplici condizioni che riguardano: la sicurezza del cibo, il benessere degli animali, il mantenimento della biodiversità, la tracciabilità nel commercio internazionale anche attraverso' - riferisce la Coldiretti - 'un sistema di etichettatura che consenta di riconoscere questi alimenti e permettere ai consumatori scelte di acquisto consapevoli, nonostante gli eventuali vincoli degli accordi sul commercio internazionale nel Wto'.
Inoltre il gruppo etico sollecita un'ampia partecipazione pubblica al processo decisionale anche attraverso studi sulle opinioni dei cittadini comunitari da attuare attraverso eurobarometro mentre sottolinea la necessità di ulteriore ricerca sull'impatto dei cibi clonati sulla salute umana. Il parere del Gruppo europeo sull'etica era stato richiesto dalla Commissione europea.