E dire che tutto è cominciato con una scommessa fatta quasi venticinque anni fa, una scommessa sulle energie rinnovabili che niente aveva a che fare con l'agricoltura e con l'economia circolare: nel 1994 i fratelli Gostner di Bolzano comprano la loro prima centrale idroelettrica in Friuli Venezia Giulia; oggi l'azienda Fri-El Green Power è una delle prime realtà in Italia per le energie da rinnovabili e, a Ostellato (Fe), ha costruito la più grande serra iper-tecnologica d'Italia che produce 365 giorni l'anno, immaginata proprio per utilizzare l'acqua calda prodotta con l'energia sviluppata dall'impianto a biogas alimentato con mais ceroso.

AgroNotizie ha visitato la serra che, per ora, si sviluppa su 10,8 ettari ma che nel giro di un paio di anni dovrebbe espandersi fino a raggiungere i 30 ettari, ci sono già in progetto infatti Ostellato 3 e Ostellato 4, per 9,1 ettari ciascuna. Alle due serre di Ostellato, costruite fra il 2016 e il 2017, c'è da aggiungere la serra pilota di Crevalcore (Bo), la prima voluta dalla Fri-El per assicurarsi che il progetto avesse un senso dal punto di vista economico. All'interno delle serre si coltivano, per ora, pomodori a grappolo ma si stanno facendo test su altre varietà di pomodori.

Dentro alle serre di Ostellato tutto è tenuto sotto stretto controllo: i pomodori sono coltivati fuori suolo, in idroponica su lana di roccia; i parametri di temperatura e umidità sono costantemente monitorati; la soluzione nutritiva, fornita tramite sistema di fertirrigazione, si adatta ai risultati delle analisi che vengono regolarmente fatte; la difesa è attuata tramite lotta biologica mentre l'impollinazione avviene grazie ai bombi (Bombus terrestris). La serra è costruita con cristalli temperati al posto di Pvc, le schermature possibili permettono di ridurre la dispersione di calore. La produzione è continua, 365 giorni l'anno, e stabile per quanto riguarda la qualità fornita alla Gdo, grazie alle lampade C-Led con spettro luminoso specifico per il pomodoro.
 

E il concetto di economia circolare? Le serre sono mantenute a temperatura grazie all'acqua scaldata dalla centrale a biogas adiacente, acqua calda che altrimenti andrebbe persa; viene recuperata l'acqua piovana per l'irrigazione; recuperata anche la CO2 prodotta dalla centrale e immessa nelle serre, il consumo di suolo è decisamente inferiore alla coltivazione a pieno campo anche grazie al fatto che non è necessario attuare la rotazione (le serre producono 8 chilogrammi di pomodori a grappolo a metro per 8 milioni di chilogrammi l'anno, circa dieci volte di più di quello che si produrrebbe a pieno campo); le piante di pomodoro, a fine ciclo, sono utilizzate per la produzione di fertilizzante.

L'investimento per una serra di questo tipo è di quelli importanti, il costo per un ettaro di serra infatti è compreso fra 2 e 3 milioni di euro, a seconda della quantità di tecnologia inserita ma il business funziona: "Al momento lavoriamo fondamentalmente con la Gdo. In inverno l'80% della nostra produzione - ha raccontato ad AgroNotizie Alessio Orlandi, marketing e vendite Fri-El Green House -  va all'estero, in Germania e in Austria. In estate si passa a una suddivisione 50% estero, 50% Italia. Il progetto è quello di espanderci ancora e costruire in futuro altre serre iper-tecnologiche in Italia. La Fri-El ad oggi ha ventiquattro siti di produzione di energia elettrica con centrali a biogas e abbiamo individuato già altri sedici siti possibili, dove costruire altre serre. L'idea è di arrivare a 200 ettari di serre. Dopo Ostellato 3 e Ostellato 4, il cui progetto è già in fase avanzata e che entreranno in produzione in autunno 2021, saranno costruite Ostellato 5 e Ostellato 6. A quel punto disporremo di 50 ettari di serre e l'idea è quindi di dotarci anche di una nursery, ad oggi infatti le piantine sono acquistate in Olanda".

Che Fri-El abbia intenzione di espandersi ancora con la costruzione di nuove serre è una buona notizia anche sul fronte del mercato del lavoro: "Per ogni ettaro di serra abbiamo bisogno di sette persone, fra agronomi, tecnici di serra, persone che si dedicano alle operazioni colturali e raccoglitori. A Ostellato, ad oggi, sono assunte a tempo indeterminato ottanta persone", ha concluso Orlandi.