Ritorna il consueto appuntamento con l’analisi delle elaborazioni stagionali Noaa del modello Seasonal climate forecast CFSv2 per la previsione termica e precipitativa relativa alla chiusura della stagione estiva e l’inizio di quella autunnale 2017.
 

Andamento termico previsto per il trimestre agosto, settembre e ottobre

Dal punto di vista termico l’estate chiuderà com’è iniziata, ovvero sotto pesantissime anomalie termiche positive.

I modelli lasciano però presagire qualche novità per l’autunno: difatti sembrano intravedere un cambio dell’assetto barico almeno per settembre e ottobre, garantendo un ritorno delle temperature entro le medie del periodo su quasi tutto il continente europeo.
Però, se da un lato le aree mediterranee si sono ritrovate spesso sulla graticola, dall’altro le vaste lande scandinave e russe (lato europeo) hanno dovuto fronteggiare un’estate davvero fredda, chiari effetti di un’estremizzazione climatica sempre più pressante.
Sul lungo termine è possibile notare come le condizioni termiche tendano a normalizzarsi allineandosi con le medie del periodo, ma lasciando ancora “al caldo” Islanda, Scozia e Penisola Iberica. Nel complesso si parla di anomalie mensili nell’ordine di un grado, nulla in confronto al periodo appena passato.

Anche le anomalie negative tenderanno a colmarsi sulla parte centrale del continente, ma non ad esaurirsi completamente, difatti si trasferiranno sulle estreme orientali europee, Penisola Ellenica e Mar Nero, ove il deficit dalle medie potrà raggiungere anche l’ordine dei 2-3 gradi.

In ritardo rispetto alle attese, ma finalmente il trend di anomalie positive verrà interrotto. Rimane da valutare se si tratterà solo di un periodo circoscritto di un paio di mesi o qualcosa di più stabile e definitivo. Gli eccessi di temperatura hanno aggravato la situazione già molto critica del sistema idrico nazionale.
 

Anomalie precipitative previste per agosto, settembre e ottobre

Le elaborazioni modellistiche per il contesto precipitativo continuano a proporre un andamento ancora molto critico per il mese di agosto, con pesanti anomalie negative sulla parte centro-orientale del continente europeo, dall'Italia a tutta l’area balcanica fino ad arrivare al Mar Nero. Un cospicuo surplus interessa invece gran parte delle aree europee settentrionali e l’asse centrale che si estende dalla Penisola Iberica alla Germania.

Per il prossimo trimestre la situazione precipitativa pare livellarsi sulle medie del periodo su quasi tutto il continente, con lieve deficit solo sulle aree centro occidentali, ovvero Spagna, Francia, Italia settentrionale e Regno Unito.
Le anomalie precipitative negative risulteranno più incisive, come accennato, nel mese di agosto, frutto della continua presenza – molto invadente – dell’anticiclone africano.
Col passare delle settimane potrebbero azzerarsi garantendo una soluzione alla grave crisi idrica che sta colpendo molte aree europee.
 

Nota informativa

Le previsioni stagionali hanno un’attendibilità che si aggira sul 20-30%. Il maggiore interesse nell’ultimo periodo da parte della comunità scientifica porta a studi più approfonditi nel settore e quindi a risultati sempre migliori.

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