L'anticiclone è arrivato sulla nostra penisola e porterà la sua fase clou nel corso delle prossime ore pur in un contesto non blindato e senza estremi. La fase stabile non sarà destinata a durare a lungo, tant'è che con il passare dei giorni subirà un lento decadimento con un primo guasto delle condizioni meteorologiche nel fine settimana delle Palme. Un antipasto che aprirà le porte ad un finale di marzo più instabile con perturbazioni atlantiche in transito. Pasqua e Pasquetta bagnate?
Analisi e previsione
Quadro meteorologico migliorato da Nord a Sud: ampi spazi sereni interessano difatti il territorio nazionale con gli ultimi residui piovaschi sui rilievi meridionali e al più locali banchi di nebbia durante le ore più fredde sulla Val Padana.
Però, come accennato, l'anticiclone non sarà in grado di affermarsi completamente sul Mediterraneo grazie anche alla vitalità del flusso perturbato atlantico, ancora molto vivace ed in grado di spingere fronti depressionari verso il nostro Paese. Ne conseguirà un quadro atmosferico dinamico caratterizzato da fasi stabili, come l'attuale, e da fasi più instabili, come quelle previste dal fine settimana.
I primi sintomi di un prossimo cambiamento non tarderanno quindi ad arrivare, tant'è che nella seconda parte della settimana una debole perturbazione raggiungerà i settori alpini innescando alcuni brevi fenomeni. Le nubi tenderanno ad evolvere successivamente verso le regioni centrali per poi raggiungere il meridione. Le precipitazioni più importanti si registreranno sempre al Sud, ove avremo fenomeni anche a sfondo temporalesco, comunque di breve durata con l'apertura e la chiusura della giornata con cieli sgombri da nubi.
Sul piano termico non avremo variazioni di rilievo, nonostante un contesto variabile sono attesi valori nel complesso miti, con massime che potrebbero superare da Nord a Sud i 20 gradi, quindi ben oltre le medie del periodo di riferimento.
Weekend delle Palme variabile
Poche novità per il fine settimana, in quanto si presenterà sempre piuttosto dinamico condizionato da alcuni passaggi instabili. Una vasta area di bassa pressione in azione tra la Scandinavia ed il Mare del Nord porterà difatti qualche effetto anche verso i settori più meridionali dell'Europa e sul bacino del Mediterraneo.
Nella giornata di sabato 23 marzo attendiamo di conseguenza più nubi associate a piogge, molto probabili e diffuse sulle alte pianure della Val Padana e localmente sulla Liguria, ove qualche fenomeno potrebbe sfociare dalle aree appenniniche; la neve tornerà sulle Alpi oltre i 1.500 metri grazie anche alla flessione dei valori termici dettata dal fronte freddo in transito in quota. I forti contrasti termici attesi potrebbero inoltre innescare temporali a tratti intensi con grandine e forti colpi di vento, specie in Lombardia.
Nel corso di domenica 24 marzo una seconda perturbazione raggiungerà l'Italia animando il quadro meteorologico, dapprima sulle regioni nordorientali, poi successivamente anche al Centro, specie sul lato Adriatico.
Gli spifferi più freddi provocheranno una flessione delle temperature con un conseguente abbassamento della quota neve soprattutto sulle Alpi, ma anche sugli Appennini.
Non si tratterà di una parentesi di maltempo duraturo e generalizzato, ma di una fase dinamica nel contesto primaverile ove non mancheranno comunque ampi spazi sereni, soprattutto al mattino e alla sera.
Fase instabile nella settimana Santa
Il weekend delle Palme aprirà quindi una fase animata, ulteriormente compromessa dal passaggio di un fronte instabile sospinto da aria piuttosto fredda proveniente dal Nord Europa, il quale potrebbe generare piogge abbondanti, specialmente nelle regioni del centrosettentrionali.
L'anticiclone verrà definitivamente sconfitto e la palude barica mediterranea attirerà a sé il flusso instabile di origine oceanica frutto di cambiamento significativo del quadro meteorologico sul continente europeo. Le correnti più fresche ed instabili provenienti dall'Oceano avranno la possibilità di estendersi verso l'Europa occidentale ed il bacino del Mediterraneo.
Indicativamente tra martedì 26 e mercoledì 27 marzo tali flussi provocheranno un netto peggioramento delle condizioni meteorologiche con piogge e temporali inizialmente concentrati al Nord ed al Centro, per poi estendersi al resto del Paese.
Successivamente, grazie ad una ripresa dei valori barici dettata da una maggiore influenza anticiclonica, nella seconda parte della settimana registreremo un miglioramento del quadro meteorologico, con spazi sereni anche ampi ed un aumento delle temperature.
Tuttavia, le prospettive per una parentesi stabile e soleggiata per le festività pasquali non sono garantite: secondo le ultime elaborazioni dai centri previsioni più importanti, sussistono difatti le possibilità di un nuovo peggioramento proprio nei giorni di Pasqua e Pasquetta, con il ritorno delle piogge e rovesci soprattutto nelle regioni settentrionali dell'Italia.