Nei prossimi giorni il quadro meteorologico dell'Italia sarà condizionato dal transito di alcune ondulazioni depressionarie le quali garantiranno maltempo su molte regioni. Con il peggioramento che entrerà nel vivo nella seconda parte della settimana, si aprirà una lunga fase instabile e piuttosto fresca che caratterizzerà anche il weekend ed il ponte del 25 aprile con frequenti temporali.

 

Analisi e previsione

Dopo la parentesi dai connotati tipicamente estivi è subentrato un netto cambio di registro con l'arrivo di fenomeni localmente intensi che hanno colpito soprattutto il Triveneto, lasciando dietro di sé una sensibile flessione delle temperature nell'ordine di 10 gradi o più nelle 24 ore. Le precipitazioni hanno interessato dapprima i rilievi alpini e prealpini, in estensione fino alle pianure e gran parte del Centro Sud.

Nonostante la repentina ritirata della colonnina di mercurio i valori termici sono destinati a scendere ulteriormente portandosi al di sotto delle medie del periodo.

 

L'attuale fase più fredda ed instabile non si esaurirà però rapidamente, tant'è che nel corso delle prossime ore correnti in discesa dall'Europa settentrionale continueranno a fluire ancora nel cuore del Mediterraneo andando ad alimentare il vortice presente sull'alto Tirreno, in successivo movimento verso Sud.

 

Maltempo diffuso che interesserà quindi le regioni centrali e gran parte del Mezzogiorno, con locali fenomeni anche sul Nord Est, tra Veneto, Emilia Romagna e Lombardia orientale. L'abbassamento dello zero termico favorirà anche il ritorno della neve fino a quote basse per il periodo, specie lungo la dorsale appenninica dai 1.100-1.300 metri.

L'evoluzione della struttura depressionaria verso la Grecia concentrerà l'azione perturbata al Centro Sud, mentre un temporaneo miglioramento interesserà le regioni settentrionali, con ampi spazi sereni.

 

Temperature minime in ulteriore calo, in particolare al Nord Ovest ove i termometri potrebbero avvicinarsi alla soglia degli zero gradi lungo le vallate alpine ed in pianura.

 

Weekend temporalesco, un secondo vortice verso l'Italia

Il fine settimana verrà quindi movimentato dall'arrivo di una seconda area depressionaria dal cuore freddo, la quale traghetterà il Paese nelle giornate di sabato 20 e domenica 21 aprile dentro una nuova fase instabile piuttosto fresca.

 

Questa volta non si risolverà rapidamente, perché la particolare configurazione barica condizionerà l'Italia per più giorni grazie al continuo flusso di correnti in discesa dal Nord Europa, che già dalla giornata di sabato andranno a scavare un vortice secondario nel Tirreno che scatenerà fenomeni diffusi ed a sfondo temporalesco specie al Centro Sud, tra Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia e Calabria.

La tanta energia in gioco, lasciata in eredità dalla fase estiva dello scorso weekend, potrebbe inoltre accentuare i contrasti termici non escludendo eventi estremi come locali grandinate o improvvisi colpi di vento. Lo zero termico guadagnerà ancora qualche centinaio di metri al ribasso, complice il calo delle temperature, garantendo il ritorno della neve a quote di alta collina sull'Appennino, con fiocchi sotto i 1.000 lungo la dorsale. Rovesci a macchia di leopardo ed in genere alternati ad ampi spazi sereni andranno ad interessare anche il Veneto, il Friuli e l'Emilia Romagna.

 

Poche le novità per la giornata domenicale in quanto l'assetto barico non subirà particolari variazioni. Le fredde correnti in discesa dai quadranti settentrionali continueranno a fluire mantenendo condizioni movimentate tra Lombardia e Centro Sud, con nuovi rovesci e temporali.

L'aspetto termico costituirà sicuramente l'elemento di rilievo del prossimo periodo e vista la natura delle masse d'aria avremo temperature sotto le medie, non escludendo quindi la possibilità di gelate al primo mattino sulle pianure del Nord.

 

Ponte del 25 aprile instabile

L'ultimo aggiornamento dai centri di previsione conferma la forte dinamicità della stagione: il Mediterraneo rimarrà difatti sotto scacco di nuovi affondi freschi e perturbati dal Nord Europa. Non si tratterà delle classiche correnti umide e non troppo fredde atlantiche, ma di autentici scambi meridiani, ove colate di aria artica, seppur addolcite, scenderanno verso le medie latitudini europee.

Tali correnti, scontrandosi con l'aria molto calda subtropicale in risalita invece dal continente africano, potrebbero accendere fasi di crudo maltempo, come quelle che stiamo vivendo in questi giorni.

 

Per questo motivo non mancheranno i temporali, in genere diurni, che si accenderanno nel corso delle ore più calde aiutati anche dall'irraggiamento in aumento giorno dopo giorno con l'incedere della primavera. Potrebbero interessare soprattutto le regioni del Centro Nord, concentrandosi nella seconda parte della prossima settimana quando il Paese si appresterà a festeggiare il ponte della Liberazione.

 

Non dobbiamo però aspettarci giornate grigie e piovose da mattina a sera perché, come spesso capita in questa stagione, tali fenomeni hanno un ciclo di vita limitato ed in risoluzione nell'arco di poche ore così da aprire e chiudere la giornata con cieli nel complesso sereni.

 

La primavera, dopo averci mostrato il suo lato più stabile e caldo, ci propone ora quello più freddo e piovoso; ricordiamoci difatti che le settimane tra aprile e maggio dal punto di vista statistico sono più facilmente caratterizzate da piogge e rovesci.

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