L'ampia fascia delle colture interessate dall'impiego di Bio Aksxter ha dato un ulteriore conferma della validità di questo prodotto, permettendo di mettere ulteriormente a fuoco le molteplici azioni di beneficio sugli organismi vegetali, in modo particolare su vite, alberi da frutto, piccoli frutti, vivai ed orticole.
Le colture frutticole trattate si sono differenziate innanzitutto per l'elevata sopportazione alla gelata primaverile rispetto alle stesse colture non trattate (ci si riferisce in particolare alle pomacee), a tal punto da rendere visibile la differente e maggiore quantità di fiori e frutta presenti sulle piante colpite dal freddo.
Le drupacee, nettamente più sensibili, hanno risentito maggiormente dei danni da freddo sulla produzione, ma è stato comunque interessante verificare come queste piante, trattate con Bio Aksxter, abbiano mantenuto uno sviluppo vegetativo decisamente equilibrato, con una corretta e abbondante produzione di gemme a frutto e un'ottima lignificazione delle parti a legno.
Nella stagione estiva la maggior parte delle colture a frutto ha risentito molto delle temperature diurne, decisamente sopra la media; in molti casi si è rallentata al minimo l'attività fotosintetica e ridotta l'attività evapo-traspirativa, al punto da mettere in evidenza una foglia spesso socchiusa durante le ore più calde.
Le piante trattate con Bio Aksxter, invece, hanno mantenuto una pagina fogliare sempre ben distesa, con una maggior superficie e una più intensa colorazione.
Oltre alla semplice valutazione visiva si è reso possibile aggiungere una perizia, sviluppata in particolare su melo (cv. Braeburn clone Hillwell) e mirata alla raccolta dei valori SPAD, indicanti l'intensità del colore e lo spessore della pagina fogliare.
Rispetto al testimone non trattato, che presentava valori variabili in proporzione all'esposizione dei raggi solari, le piante trattate con Bio Aksxter mostravano una foglia con valore SPAD pressoché identico in tutta la canopy e valori mediamente maggiori. Ciò dimostra come una pianta trattata ripartisca le proprie risorse in maniera più omogenea ed equilibrata.
Un altro importantissimo dato emerge da colture di melo ampiamente colpite da fitoplasma, sulle quali la distribuzione di Bio Aksxter, a dosaggi più elevati, ha ridotto drasticamente la sintomatologia e il numero di soggetti neo-infettati, permettendo un incisivo incremento della frutta commerciabile e la riduzione dell'espansione epidemica.
In viticoltura Bio Aksxter si è contraddistinto per gli incrementi nelle gradazioni zuccherine, in particolare nelle zone in cui si sono verificati stress idrici, dove in svariati casi è stato possibile superare di un grado Babo il testimone non trattato.
Interessanti i valori riferiti all'acidità, che nonostante l'annata, si sono mantenuti su buoni livelli.
Anche l'orticoltura in pieno campo è stata condizionata da un'annata particolarmente sofferente, che ha evidenziato problemi legati al rallentamento della fotosintesi e soprattutto alla stanchezza del terreno.
Proprio in un contesto come questo, Bio Aksxter ha dimostrato a pieno la sua totale capacità concimante e l'utilità nel superamento di malattie e difficoltà colturali. In particolare su colture di radicchio e patata, non solo ha evidenziato un potere pari a quello delle concimazioni minerali, ma ha addirittura incrementato i risultati quantitativi e qualitativi con raccolti decisamente superiori alle medie.
Interessanti anche le osservazioni relative a colture di zucchino che hanno presentato recessione da virosi dopo il trattamento.
Un bilancio, quello descritto, da cui si desume che Bio Aksxter è reddito per l'agricoltore, salute per il consumatore, equilibrio per l'ambiente.
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Fonte: Agronotizie



























