Prima di intervenire con le adeguate tecniche di vinificazione, è fondamentale che il mosto possieda già alcune caratteristiche di qualità per trasformarsi in un buon vino.

Un alto contenuto zuccherino (espresso in gradi Brix o Babo), in polifenoli e APA (azoto prontamente assimilabile), assieme all'assenza di muffe, sono i parametri che contano in cantina e che attribuiscono il valore (ed il prezzo) all'intera produzione in vigneto. Gli stessi parametri che, negli ultimi anni, Ilsa è riuscita sempre più a perfezionare grazie all'impiego dei suoi concimi proteici e biostimolanti.
Da Nord a Sud e su quasi tutti i vitigni più importanti d'Italia, l'applicazione dei concimi solidi a base di Agrogel® e Gelamin®, gelatine idrolizzate (solida e liquida) per uso agricolo, ad alto contenuto di amminoacidi, e dei biostimolanti di origine vegetale del programma Viridem® hanno consentito ai viticoltori di tutta Italia di vinificare uve di migliore qualità e, di conseguenza, di maggior valore in cantina.

In particolare, i biostimolanti a base di amminoacidi da idrolisi enzimatica (e non chimica) e di idrolizzato enzimatico di Fabaceae, applicati per via fogliare ed in specifici momenti del ciclo colturale, sono riusciti ad esaltare le caratteristiche qualitative agendo, in maniera del tutto naturale, sulla fisiologia della vite.

Le materie prime utilizzate ed i processi certificati a basso impatto ambientale (Ilsa è l'unica impresa al mondo di concimi e biostimolanti organici ad aver effettuato sui suoi prodotti lo studio PEF/OEF sull'impronta ambientale) consentono di avere ulteriori benefici, cioè l'utilizzo di questi biostimolanti in regime di agricoltura biologica ma, anche, la possibilità di usarli in agricoltura convenzionale, in miscela con fitofarmaci, date le caratteristiche di salinità, acidità e densità che ne consentono la miscibilità con qualsiasi formulato.
Ciò consente di applicare questi biostimolanti in occasione dei normali trattamenti, senza un ulteriore aumento dei costi.


Quando applicare questi biostimolanti

Già durante lo sviluppo del rachide e in occasione della fioritura, sia IlsaTermiko (ad alto contenuto di amminoacidi liberi levogiri) che IlsaC-on (a base di idrolizzato enzimatico di Fabaceae), consentono un migliore allungamento del rachide che consente il regolare sviluppo degli acini, aspetto importante per evitare fenomeni di Botrytis e muffe acide in quei vitigni caratterizzati da grappoli molto compatti (pensiamo al Pinot, al Montepulciano, al Primitivo, per citarne suolo alcuni da Nord a Sud).

I due biostimolanti esercitano un effetto importante anche sull'aumento dell'allegagione e dell'efficacia fotosintetica nelle fasi determinanti, cioè quando vengono prodotti i metaboliti nobili del vino che, ad inizio maturazione, vengono trasferiti nei grappoli. Applicati durante lo sviluppo degli acini, infine, i due biostimolanti consentono di avere alla fine grappoli molto regolari ed uniformi (aspetto importante per le fasi di vendemmia), senza marciumi e con caratteristiche qualitative di tutto rispetto, in termini di contenuto zuccherino e di polifenoli.

La spiccata azione anti-stress di questi due biostimolanti consente di ridurre anche le influenze negative del clima (sbalzi termici, temperature eccessivamente elevate) e la presenza di amminoacidi specifici (arginina, alanina, glutammina, serina e valina) permette di aumentare un altro parametro importante per la vinificazione, cioè l'azoto prontamente assimilabile (Apa) che costituisce il nutrimento per i lieviti responsabili della fermentazione (Saccharomyces cerevisiae) e scongiura rischi di fermentazioni stentate, spesso causa di zucchero residuale e di numerosi difetti olfattivi e gustativi.

Con poche mosse, si possono ottenere tutti questi benefici, in quanto i biostimolanti agiscono stimolando positivamente vari processi del metabolismo della vite producendo, quindi, molteplici vantaggi per il viticoltore.

Sul sito www.ilsagroup.com sono disponibili tutti i risultati ottenuti da Ilsa negli ultimi anni.


Il piano di nutrizione si fa online

Inoltre, sempre sul sito, è disponibile uno strumento online che fornisce agli agricoltori piani di intervento personalizzati per tutte le altre colture.
Pensato e gestito dal servizio agronomico aziendale, consente di individuare la corretta strategia, considerate le specifiche condizioni di coltivazione e pedo-climatiche che il coltivatore dovrà riportare, compilando un apposito questionario.
 
Piano di nutrizione per le colture
Clicca sull'immagine per richiedere il piano di intervento personalizzato

E' un servizio che affianca la consulenza fornita dall'azienda agli imprenditori agricoli e le varie attività di formazione agronomica.
Lo strumento prende inoltre in considerazione i desideri degli agricoltori: aumento della resa, del calibro, dei gradi brix, della shelf-life, la riduzione del livello dei nitrati e l'anticipo e la contemporaneità di maturazione.
L'agricoltore può così ottenere un piano di intervento. Viene così facilitata, velocizzata e potenziata l'assistenza già fornita dagli agronomi e dalla rete distributiva aziendale, nell'ottica di migliorare il servizio agli agricoltori con un affiancamento virtuale e professionale.