I fondi verranno distribuiti in Belgio, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Slovacchia, Spagna e Svezia, ovvero negli Stati che hanno richiesto questo tipo di sostegno dell’Unione.
Grazie a tali fondi sarà possibile verificare l’assenza o la presenza di organismi nocivi da quarantena regolamentati nell’Unione, con particolare attenzione agli organismi nocivi per le piante di agrumi e gli alberi decidui nonché ai principali parassiti della patata, come il marciume anulare o il batterio del marciume bruno. Altri parassiti oggetto di tali indagini sono quelli soggetti alle misure temporanee dell’Unione (come nel caso del nematode del pino sulle conifere, del coleottero cerambicide sugli alberi decidui, del punteruolo rosso sulle palme).
Le indagini consentiranno di conoscere i rischi concreti emergenti per i nuovi organismi nocivi che minacciano la salute delle piante nell’Ue e i dati sui rischi legati a specifici tipi di importazioni. Si potranno inoltre monitorare gli sviluppi successivi alle intercettazioni di organismi nocivi dopo l’importazione.
Il 13 novembre di quest’anno erano già stati stanziati 5,7 milioni per misure di emergenza contro gli organismi nocivi per le piante. Tali fondi erano destinati alla lotta contro importanti emergenze quali i tre focolai isolati in Spagna per il nematode del pino o i casi di Anoplophora glabripennis (coleottero cerambicide asiatico) in Austria, Francia, Germania, Italia e Paesi Bassi. Il sostegno dell’Unione è stato accordato anche per controllare un recente focolaio di Xylella fastidiosa (complesso del disseccamento rapido dell’olivo) che ha colpito olivi e altre piante in Italia. Per ulteriori particolari consultare la pagina dedicata sul sito della Commissione europea.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Commissione europea