Negli oltre 60.000 ettari di agrumi e nei punti d'ingresso sparsi in Sicilia, gli ispettori fitosanitari si sono attivati alla ricerca di un piccolo insetto che costituisce una minaccia gigantesca.

L'insetto è un afide degli agrumi di origine asiatica, che può trasmettere una malattia virale fatale per alberi di agrumi, dal portoghese tristeza. La malattia virale ha già devastato a partire dagli anni '50 le coltivazioni di agrumi in Spagna e in quasi tutti i Paesi coltivatori di agrumi del mondo.

Dopo una recente indagine, svolta dal Servizio fitosanitario in Sicilia orientale tra il 2007 e il 2009, sono stati ipotizzati tassi che vanno dal 2 al 10% d'infezione, che potrebbero rapidamente aumentare se l'afide marrone (Toxoptera citricidus) venisse importato in Italia per errore. Questo afide, il veicolo più efficiente di trasmissione della patologia, non è ancora stato segnalato in Italia; è tuttavia presente in Portogallo e Spagna dal 2005.

Se l'afide arriverà in Sicilia, l'agrumicoltura sarà sicuramente costretta a un più rapido cambiamento. Non vi è alcun modo possibile per proteggere le piante, se non nei vivai con le reti anti-insetto. I prodotti fitosanitari hanno un effetto limitato sugli afidi e non sono efficaci come metodo per evitare la trasmissione della malattia. Altri metodi testati devono ancora dimostrare tutta la loro efficacia.

I metodi preventivi, come evitare l'importazione illegale di agrumi dall'estero, che servono a impedire l'arrivo del parassita, sono gli unici che possono rallentare la diffusione della malattia, dando il tempo alla filiera di riorganizzarsi con l'adozione dei nuovi portainnesti tolleranti alla tristeza, come i citrange Carrizo e Troyer.

La collaborazione del pubblico in questa materia è fondamentale: è infatti vitale educare le persone sul rischio connesso all'importazione illegale di prodotti agricoli, anche di quelli raccolti durante viaggi all'estero. Un solo esemplare vegetale contaminato rischia, infatti, di provocare esborsi milionari per lo Stato, danni altrettanto ingenti alle coltivazioni locali, oltre a provocare il blocco nella commercializzazione di frutta e verdura.


Sopra, proiezione di contagio con e senza afido marrone

A cura di Riccardo Agostino Tumminelli, assessorato regionale delle Risorse agricole e alimentari - Dipartimento regionale degli interventi strutturali per l'agricoltura; Servizio V - Servizio interventi in materia vivaistica e di difesa fitosanitaria delle piante; Osservatorio per le malattie delle piante - Acireale