La Sharka è una virosi da quarantena, inclusa nelle normative comunitarie e internazionali, e in tutto il mondo rappresenta la minaccia più grave per la sopravvivenza di una peschicoltura professionale. In Italia è attualmente soggetta a lotta obbligatoria, in base al Decreto ministeriale 29 novembre 1996. La Regione ha in questi anni operato con piani di monitoraggio e di eradicazione, procedendo all’individuazione ed eliminazione delle piante infette nei vivai e nei frutteti, e mantenendo così su livelli molto bassi l’infestazione negli impianti produttivi. Alla luce dell’esperienza conseguita si è ritenuto necessario ricercare un nuovo approccio, con la revisione del decreto di lotta obbligatoria nazionale, allo scopo di differenziare le strategie di controllo fra aree indenni e le aree in cui la malattia è da considerarsi insediata e rafforzare le garanzie di sanità delle giovani piante impiegate nei nuovi impianti.
In parallelo è stata avviata una collaborazione con i gruppi di ricerca internazionali all’interno del progetto europeo “SharCo”, per individuare modalità di controllo più avanzate, con l’introduzione di sistemi di allerta e di prevenzione che permettano una diversa modulazione dei controlli e la ricerca di varietà resistenti. Del nuovo decreto di lotta obbligatoria e del Progetto SharCo, si parlerà nel convegno "Nuove strategie per il controllo della Sharka in Italia" organizzato dalla Regione Lombardia - Direzione generale Agricoltura, con il patrocinio del Mipaaf, lunedì 2 febbraio 2009 presso l’Auditorium Giorgio Gaber del Palazzo Pirelli a Milano. Il convegno sarà l’occasione per presentare il nuovo testo del decreto di lotta obbligatoria e le prospettive di sviluppo offerte dalla ricerca e dalla diagnostica.
Vi prenderanno parte i coordinatori europei del Progetto SharCo: Veronica Decrooq, genetista dell’Inra di Bordeaux (Francia), Mariano Cambra dell’Istituto di Patologia vegetale di Valencia (Spagna), Daniele Bassi e Piero Attilio Bianco dell’Istituto di Patologia vegetale di Milano, Vito Savino dell’Università di Bari, Donato Boscia del Cnr, Istituto di virologia di Bari, Marina Barba del Cra Patologia vegetale di Roma, Arben Myrta, consulente scientifico profondo conoscitore della Sharka e delle sue implicazioni nell’area balcanica. Il convegno sarà un importante momento di confronto fra il mondo della ricerca, i Servizi fitosanitari regionali e le associazioni dei produttori ortofrutticoli e vivaisti a cui competono l’applicazione e l’impiego concreto delle nuove strategie.