Nonostante i biocarburanti siano migliori nel lungo periodo, lo studio rivela che incontreranno una serie di difficoltà per le future applicazioni visto che non rientreranno nella classificazione di carburanti rinnovabili secondo quanto definito dalla legge sull’Energia del 2007.
Subito criticata la ricerca è stata accusata dai funzionari dell’industria e dell’amministrazione di aver condotto un’analisi troppo semplicistica che ha tenuto conto soprattutto di quanto rilasciato dal terreno e di quanto prodotto per lo spostamento dei residui quali steli e foglie dai campi, volume di emissioni che varia notevolmente da contesto a contesto.
Per queste ragioni è stato chiesto al governo Obama di trovare al più presto un’alternativa green alle fonti fossili e a questo punto anche ai biofuel derivanti dagli scarti del mais per rallentare la salita della temperatura globale e limitare i danni causati dal cambiamento climatico innescato dall’aumento della concentrazione di gas serra nell’atmosfera.
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Fonte: Rinnovabili.it